Poco meno di 350mila nuovi vaccinati con prima dose nell’ultima settimana e circa 8 milioni di non immunizzati, di cui tanti lavoratori. A pochi giorni dal 15 ottobre, data in cui entrerà in vigore l’obbligatorietà del Green pass per dipendenti pubblici e privati, la 'corsà degli indecisi al certificato verde al momento non ingrana marce veloci. In vista di quella data però il premier Mario Draghi dovrebbe firmare indicazioni generali, sotto forma di un Dpcm, sulle modalità dei controlli per i possessori del lasciapassare, sia nell’ambito della pubblica amministrazione che per le aziende. E non è escluso che una app - dello stesso tipo di quella utilizzate per il personale scolastico - possa essere messa a disposizione anche per gli altri settori del lavoro. Le indicazioni - così come succederà per la Pa - potrebbero prevedere controlli giornalieri e preferibilmente all’accesso in azienda, a campione (in misura non inferiore al 20% e con un criterio di rotazione) o a tappeto, con o senza l’ausilio di sistemi automatici.
Validità del tampine di 48 ore con test rapido e 72 con molecolare
Dal Governo, però, resta la fermezza su quanto già stabilito: i tempi di validità del passaporto verde a chi esegue i tamponi non cambiano e restano di 48 ore con test rapido e 72 con molecolare. Dunque nessuna 'derogà o modifica delle regole all’ultimo minuto e quindi ai non vaccinati (esenti con certificato esclusi) toccherà adeguarsi. I nodi, spiegano soprattutto i rappresentanti delle piccole imprese, sono ancora parecchi. Molte difficoltà potrebbero spuntate nei cantieri o ditte in appalto, visto che chi è privo di pass potrebbe bloccare l’andamento di una determinata catena di lavori. Così come resta aperta la questione dei lavoratori stranieri - in particolare dell’Est - vaccinati con Sputnik, un siero non riconosciuto dall’Ema. Su quest’ultimo aspetto ci sono più ipotesi allo studio, una di queste è di effettuare una ulteriore dose addizionale con un vaccino a mRna in chi è vaccinato con sieri non riconosciuti dall’Ema.
C'è chi pensa di installare tornelli per i contolli
C'è poi chi pensa di installare tornelli mentre altri lamentano l’aggravio di spese che sarà determinato dai necessari controlli. «Ogni giorno le nostre imprese dovranno adempiere all’obbligo di controlli sulla validità del green pass del lavoratore» mentre «sarebbe più semplice almeno contemplare la possibilità di una comunicazione volontaria, da parte del lavoratore, della data di scadenza della validità del proprio green pass», afferma Giovanni Bozzini, presidente di Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa della Lombardia. I dubbi della Cna - che chiede al Governo «una normativa più lineare e aderente» alle sfumature del mondo del lavoro - riguardano in particolare quelle «categorie di lavoratori quali trasportatori, impiantisti, venditori, operatori del settore delle imprese di pulizie, persone che per esempio non si recano tutti i giorni presso la sede aziendale, ma che raggiungono direttamente la clientela».
Dal 2022 poossibile ridurre l’attuale applicazione del green pass
Possibili novità, chiarisce il sottosegretario Andrea Costa, potrebbero arrivare soltanto nel 2022. «Sarà possibile rivedere ed eventualmente ridurre l’attuale applicazione del green pass con l’inizio del nuovo anno se i dati dell’epidemia continueranno a mostrare un trend di miglioramento, ma - precisa Costa - una valutazione più precisa sarà fatta a dicembre in concomitanza con la scadenza dello stato di emergenza che auspichiamo possa avere termine». Per il suo collega, il sottosegretario Maurizio Sileri, «verranno riviste anche le regole sull'uso della mascherina», così come «le quarantene, gli isolamenti e altro. Il Green pass - ha aggiunto - sarà probabilmente l’ultima cosa che sarà tolta».
I gestori delle discoteche chiedono chiarezza
A invocare chiarezza sono anche i gestori delle discoteche, che possono ormai ripartire al chiuso con il 50% di presenze rispetto alla capienza (75% all’aperto). Il 20-30% dei locali riapriranno dopo due anni di stop già venerdì prossimo, assicura Luciano Zanchi, presidente di Assointrattenimento di Confindustria, che però avverte: «nonostante da oggi le discoteche possano ufficialmente ripartire per decreto, c'è grandissima confusione: c'è bisogno di editare linee guida aggiornate, perché allo stato non c'è alcun protocollo di sicurezza congruo».
I proprietari dei cinema, che tornano con la capienza al 100%, si dicono invece «ottimisti» per il nuovo corso. A far ben sperare sono di certo i dati sui contagi: sono 1.516 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore e invece ancora 34 le vittime in un giorno, in aumento rispetto alle 27 di ieri mentre il tasso di positività è all’1.32%. Cifre che fanno riflettere Andrea Crisanti, direttore Dipartimento di Microbiologia Molecolare Università di Padova: «in Italia vi è una discrepanza tra numero di casi registrati e decessi: prendendo infatti come riferimento un rapporto di uno a mille nel nostro Paese considerando tra 30 e 40 decessi giornalieri, i casi dovrebbero essere tra i 15 e i 20mila, mentre se ne registrano tra i 2 e i 3mila in media».
Dal 15 ottobre gren pass obbligatorio nei luoghi di lavoro pubblici e privati
E' comunque certo che dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, la Certificazione verde Covid-19 (o green pass) sarà obbligatoria nei luoghi di lavoro pubblici e privati. È quanto prevede il decreto legge "Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening", approvato dal Consiglio dei ministri il 16 settembre in modo unanime.
Il nuovo decreto che ''abbiamo approvato in Consiglio dei ministri è un tassello molto importante della strategia di contenimento al Covid messa in campo negli ultimi mesi. E' una strategia che punta essenzialmente sul vaccino come chiave fondamentale per aprire una nuova stagione. Con questo decreto estendiamo a partire dal 15 di ottobre l'utilizzo del Green pass in tutto il mondo del lavoro pubblico e privato''. A spiegarlo è stato il ministro della Salute Roberto Speranza nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri del 16 settembre.
Lavoro pubblico
Il decreto legge prevede che tutto il personale delle Amministrazioni pubbliche è tenuto a essere in possesso della Certificazione verde Covid-19. L’obbligo riguarda inoltre il personale di Autorità indipendenti, Consob, Covip, Banca d’Italia, enti pubblici economici e organi di rilevanza costituzionale. Il vincolo vale anche per i titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice. Inoltre l’obbligo è esteso ai soggetti, anche esterni, che svolgono a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o formativa presso le pubbliche amministrazioni.
Organi costituzionali
L’obbligo di Green Pass vale anche per i soggetti titolari di cariche elettive e di cariche istituzionali di vertice. Gli organi costituzionali adeguano il proprio ordinamento alle nuove disposizioni sull’impiego delle Certificazioni Verdi.
Lavoro privato
Sono tenuti a possedere e a esibire su richiesta i Certificati Verdi coloro che svolgano attività lavorativa nel settore privato. Il possesso e l’esibizione, su richiesta, del Certificato Verde sono richiesti per accedere ai luoghi di lavoro.
Tamponi calmierati
Il decreto prevede l’obbligo per le farmacie di somministrare i test antigenici rapidi applicando i prezzi definiti nel protocollo d’intesa siglato dal Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, d’intesa con il Ministro della salute. L’obbligo vale per le farmacie che hanno i requisiti prescritti.
Le nuove norme prevedono inoltre la gratuità dei tamponi per coloro che sono stati esentati dalla vaccinazione.
Tribunali
Il personale amministrativo e i magistrati, per l’accesso agli uffici giudiziari, devono possedere ed esibire le Certificazioni Verdi. Al fine di consentire il pieno svolgimento dei procedimenti, l’obbligo non si estende ad avvocati e altri difensori, consulenti, periti e altri ausiliari del magistrato estranei all’amministrazione della Giustizia, testimoni e parti del processo.
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