Il piano era chiaro. Liberare l'Italia dalla dittatura sanitaria attraverso un variegato movimento composto da esponenti della destra più estrema insieme a negazionisti, sovranisti e nemici del vaccino. E per farlo, il partito politico guidato da Roberto Fiore aveva addirittura esattamente un anno fa pensato a far nascere un vero e proprio governo "ombra" con lo stesso Fiore ministro degli Esteri e con Giuliano Castellino ministro per l'Attuazione del programma e con l'avvocato Carlo Taormina, attuale difensore di Fiore e Castellino, come ministro della Giustizia. A riportarlo è Repubblica che racconta come questo fantomatico esecutivo, nell'ottobre del 2020, dovesse sostituire il governo Conte. "Un’iniziativa che - come riporta Repubblica - riletta adesso - dopo la violenta azione eversiva di sabato scorso con l’attacco ai palazzi delle istituzioni e l’intenzione dei manifestanti No Green Pass di occupare palazzo Chigi e il Parlamento, come poi hanno fatto nella sede del primo sindacato italiano – suona quasi profetica". Il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari spiega come nacque questa idea di marketing politico alla quale presero parte in un hotel romano i leader di Forza Nuova ed il leader dei gilet arancioni ed ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo. Il loro obiettivo era "liberare l'Italia dalle mascherine". "Il primo atto ufficiale del governo - si legge ancora sulle colonne del quotidiano diretto da Maurizio Molinaro - è stato l’assalto squadrista alla Cgil. Ma quattro giorni fa i “liberatori” puntavano ancora più in alto. Al Parlamento e a palazzo Chigi. “Oggi prendiamo Roma”. Sono le ultime parole di Castellino prima di essere arrestato. Pensare che un anno fa il “ministro” declamava: “Saliremo al Colle per chiedere a Mattarella di sciogliere i due rami del Parlamento”".