E’ stato identificato dal particolare taglio dei capelli Mamadou Lamin, di 23 anni, sottoposto la notte scorsa a fermo per la morte di Leonardo Vitale, il madonnaro di Oria morto l’11 ottobre scorso una settimana dopo essere stato trovato per strada, a Lecce, privo di sensi con una ferita alla testa, ematomi ed escoriazioni al volto. Le indagini hanno accertato che l’uomo è morto per le ferite riportate durante una rapina che ha fruttato 37 euro. Il fermato dovrà rispondere di rapina e morte come conseguenza di altro delitto.
Il giovane, tra le lacrime, ha confessato i fatti agli inquirenti. Fondamentale per l’esito delle indagini la mappatura delle telecamere di videosorveglianza. Proprio dall’esame dei filmati acquisiti, gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti a ricostruire non solo le fasi antecedenti la rapina, ma anche ad individuare il responsabile del reato, un uomo di carnagione scura, con indosso una felpa bicolore con bande più chiare sulle spalle, pantaloni scuri, sandali, con in spalla uno zaino di colore grigio chiaro e con un particolarissimo taglio di capelli.
Il giovane la notte dell’aggressione, già all’interno di una kebabberia nei pressi di via Trinchese, aveva preso di mira Vitale con il suo carrellino con annesso zaino rosso nel quale lo aveva visto deporre un sacchetto con le monete ed il denaro guadagnato quella sera. Da qui, una volta uscito dal locale, il senegalese avrebbe seguito il madonnaro fino a via don Bosco dove lo avrebbe aggredito con l’intento di portargli via il carrellino e il danaro.
Le grida di aiuto della vittima lo avrebbero costretto a fuggire con i soli 37 euro contenuti in un sacchetto custodito nel trolley, lasciando nelle tasche degli abiti della vittima alcune centinaia di euro. Quando ieri è stato bloccato il senegalese indossava gli stessi abiti della sera dell’aggressione. Portato in Questura è risultato non in regola sul territorio italiano.
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