Con il 90% di prime dosi somministrate si potrà attenuare lo stato di emergenza. Lo ha detto il professor Walter Ricciardi, ordinario di Igiene alla Cattolica e consigliere del ministro Roberto Speranza. «Sicuramente quella percentuale ci porrà in una condizione di maggiore serenità - ha affermato in un’intervista a La Repubblica - . Non è sufficiente a eradicare il coronavirus perché i bambini non sono ancora coinvolti nella campagna ma comunque darà un contributo straordinario alla sicurezza. Già adesso il problema sta diventando individuale e non collettivo, il sistema sanitario non è sotto pressione. Quindi il 90% va bene ma quando si potranno vaccinare anche i bambini dovremo mantenere la stessa copertura sul totale della popolazione».
Obbligo green pass e proteste
L’obbligo del Green pass, secondo Ricciardi, ha già rivelato la sua efficacia e la dimostrerà ulteriormente, «come è successo in Danimarca». «Ci permetterà di tornare alla normalità e svolgere in sicurezza le attività al chiuso, alle quali non parteciperanno soggetti infetti e contagiosi». Per quanto riguarda le polemiche di una parte di lavoratori, «a protestare sono una minoranza», ha detto il professore. «Come si è visto non riescono a comprendere quanto questa pandemia sia pericolosa. Se non tuteliamo la salute e l’economia, cioè il lavoro, ci troviamo nei guai. Invece noi siamo tra i migliori al mondo in questo senso». Quando si potrà togliere? «Diciamo - ha aggiunto - che ci avviamo per lo meno a una situazione di sicurezza, anche se la pandemia non è finita. Quindi il nostro stato di emergenza pian piano si può attenuare. Siamo però circondati da Paesi, sia europei, con dati all’Est drammatici, per non parlare del resto del mondo, Usa in primis, dove ci sono numeri raccapriccianti. E ne usciremo quando tutti nel mondo si vaccineranno». C'è il rischio di vedere crescere i casi anche in Italia? Come succede in altri Paesi europei? «Presumibilmente anche da noi i casi risaliranno un po' perché c'è un bacino d i suscettibilità importante, parliamo di milioni di abitanti e abbiamo una variante contagiosa. Non sarà però un problema per il sistema sanitario affrontare l’eventuale aumento di richiesta di assistenza».