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Il Papa nomina il card. Montenegro membro del dicastero Sviluppo umano

Il cardinale messinese Franco Montenegro con Papa Francesco

Il cardinale messinese Francesco Montenegro è stato nominato da Papa Francesco membro del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. L’incarico giunge a breve distanza da quello all’interno della Congregazione delle Cause dei Santi ricevuto lo scorso agosto, subito dopo aver lasciato la guida dell’arcidiocesi di Agrigento per raggiunti limiti di età ed essersi trasferito a Roma. Un servizio particolarmente delicato quello che svolgerà in seno al Dicastero, che include anche la sezione “Migranti e rifugiati”, per la quale il cardinale messinese potrà portare la preziosa esperienza vissuta a Lampedusa, durante il mandato episcopale nella chiesa agrigentina svolto dal 2008 fino al maggio scorso. Fu proprio lui nel 2013 ad accogliere il Santo Padre giunto sull’isola siciliana per rendere omaggio ai migranti morti nel Mediterraneo.

Classe 1946, Montenegro ha compiuto gli studi ginnasiali, liceali e quelli filosofici e teologici nel seminario arcivescovile “San Pio X” a Messina, dove ha anche frequentato i corsi di teologia pastorale presso l’Ignatianum. Ordinato sacerdote l’8 agosto 1969, ha esercitato per due anni il ministero al villaggio Unrra. Nel 1971, l’Arcivescovo Francesco Fasola lo volle come suo segretario particolare, incarico che ha ricoperto fino al 1978 affiancando il suo successore, Ignazio Cannavò.

Fino al 1987 è stato parroco di San Clemente; nel 1988 è stato nominato direttore della Caritas diocesana, divenendo anche delegato di quella Caritas regionale e rappresentante della Caritas nazionale. Dal 1997 al 2000 è stato pro-vicario generale dell’arcidiocesi di Messina - Lipari - Santa Lucia del Mela e dal 1998 canonico del capitolo protometropolitano della Cattedrale. Il 18 marzo 2000 Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Messina, eleggendolo titolare della Chiesa di Aurusuliana (Tunisia); il 29 aprile dello stesso anno ha ricevuto l’ordinazione episcopale per imposizione delle mani dell’arcivescovo Giovanni Marra. È stato presidente della Caritas nazionale dal 2003 al 2008 e dal 2015 (anno in cui Papa Francesco lo creò cardinale) al 2018.

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