«Chi non è vaccinato, qualora la situazione ospedaliera dovesse peggiorare, rischia il lockdown». Lo scrive su Facebook il professor Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, ribadendo la sua posizione già espressa in un’intervista dello scorso luglio: «Articolo del 2 luglio 2021 - scrive Bassetti riferendosi all’intervista sul Tempo - 3 mesi sono passati, ma sottoscrivo quanto avevo detto tra i primi».
Crisanti: lockdown come Austria non sarebbe giusto
Un lockdown solo per i vaccinati, come in Austria, «non penso che in Italia sia una misura costituzionalmente accettabile, né credo che sia una cosa giusta». A dirlo Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, su Cusano Italia Tv. Quanto alla riapertura delle discoteche, sottolinea l'esperto, «è dimostrato che tutti i luoghi affollati al chiuso, dove c'è movimento, attività respiratoria notevole ed esercizio fisico, sono esattamente i posti ideali dove ci si infetta, quindi palestre e discoteche». Sulle persone non vaccinate, Crisanti rileva come «a parte i no vax, chi non ha fatto il vaccino, o è impaurito o ha internalizzato una fobia. Se una persona internalizza questa fobia, col vaccino diventa impermeabile alle argomentazioni. E’ comunque sorprendente che molti siano più preoccupati del vaccino che dal virus». Secondo Crisanti, «è molto difficile evitare di non essere infettati da un virus che ha un indice di trasmissione così alto, perché uno dovrebbe essere sempre attento 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Al virus basta una volta sola per infettare». Le persone che fanno affidamento sulla propria capacità di aderire a misure precauzionali, conclude, «sono molto ottimiste ed è un ottimismo ingiustificato. Dire che chi ha le difese immunitarie buone, il Covid non se lo prende è una fandonia».
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