È scattato l’arresto per Dante Sestito, il 70enne di Cutro accusato dell'assassinio di Salvatore Silipo, il cutrese di 29 anni freddato alle 15 di sabato scorso con un colpo di pistola alla nuca a Cadelbosco Sopra (Reggio Emilia). Il presunto killer deve rispondere di omicidio, ricettazione, porto illegale di arma da fuoco e proiettili. L’altra sera Sestito davanti al sostituto procuratore Piera Cristina Giannusso, titolare delle indagini, ha fatto scena muta avvalendosi della facoltà di non rispondere. Come ricostruito in questa prima fase dai carabinieri di Guastalla che stanno conducendo l’attività investigativa, Sestito avrebbe sparato con una “Smith & Wesson” 44 Magnum, risultata poi rubata, all'interno della sua autofficina per ricambi di pneumatici, “Dante Gomme”, dove la vittima ha lavorato fino ad un paio di settimane fa. Per gli inquirenti, s’è trattata di una vera e propria esecuzione al culmine di una lite degenerata, con Silipo che sarebbe stato costretto ad inginocchiarsi prima di morire. Il brutale assassinio s’è consumato davanti agli occhi del fratello di Salvatore, Francesco Silipo e del cugino Piero Mendicino. Entrambi sarebbero riusciti a scappare e durante la fuga Francesco avrebbe incrociato nelle vicinanze due militari dell’Arma, che proprio in quel momento si trovavano a poca distanza dai locali della ditta. Potete leggere l'articolo completo nell'edizione cartacea – Calabria