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Attacco a Papa Francesco, ai tradizionalisti non piace la stretta sulla Messa in latino

Nuovo attacco da parte delle frange cattoliche più tradizionaliste al pontificato di Papa Francesco. E’ uscito oggi un volume dal titolo «Dalla pace di Benedetto alla guerra di Francesco» e nel mirino delle critiche questa volta c'è la stretta decisa da Bergoglio sulla Messa in latino. La notizia della nuova pubblicazione arriva dagli Stati Uniti e rimbalza in queste ore sui siti dei tradizionalisti che sottolineano come sia stata significativamente scelta, come data per pubblicare questo documento, la festa di Tutti i Santi.

Si tratta di 70 risposte al Motu Proprio di Papa Francesco, 'Traditionis Custodes', firmate da 45 autori in 12 Paesi: 5 cardinali, 5 vescovi, 8 sacerdoti, 2 religiosi e 27 laici. I siti che hanno diffuso la notizia riferiscono anche di una riunione che si è tenuta a Roma lo scorso fine settimana «per ricordare al Vaticano che il rito antico non sparirà mai dalla Chiesa». L’Angelico Press, che edita il volume in commercio da oggi, ha sede a New York negli Stati Uniti, dove c'è una delle conferenze episcopali più conservatrici al mondo. E il libro arriva appena qualche ora dopo l’incontro tra il Papa e il Presidente Joe Biden al quale larga parte dei vescovi americani vorrebbe negare la Comunione perché favorevole a lasciare la scelta sull'aborto.

I cinque cardinali che firmano contributi nel volume sono: Walter Brandmüller, Raymond Leo Burke, Gerhard Müller, Robert Sarah, Joseph Zen. Per ragioni, anche diverse, si sono distinti in questi anni per le critiche mosse al Pontificato di Francesco. I primi due erano i cardinali dei "dubia", insieme a Carlo Caffarra e Joachim Meisner che nel frattempo sono morti. In una lettera al Papa del 2017 esponevano i loro «dubbi" sull'enciclica Amoris Laetitia, che apriva, caso per caso, ad un percorso per ridare ai divorziati risposati l’accesso alla Comunione. Sarah è l’ex Prefetto della Congregazione per il Culto che aveva portato alle stampe un libro per riaffermare l’importanza del celibato dei sacerdoti, messo in pericolo, a suo dire, dal dibattito nel corso del Sinodo sull'Amazzonia.

Libro scritto con il Papa emerito, al quale poi Ratzinger decise di togliere la firma come coautore. Muller è l’ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede le cui critiche invece hanno riguardato l’apertura della Chiesa di Francesco alle unioni civili per i gay. Infine c'è Zen che invece ha criticato duramente il Papa, e il suo Segretario di Stato, il card. Pietro Parolin, per l'accordo provvisorio con la Cina sulla nomina dei vescovi.

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