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Trieste: focolaio di covid tra i manifestanti no pass. Disposto il divieto di proteste in piazza

Nell’ultima settimana in «provincia di Trieste si sono registrati 801 nuovi casi, il doppio della settimana precedente»

Fino a fine anno niente manifestazioni a Piazza Unità d’Italia e sanzioni per chi manifesta senza rispettare distanziamento e l'obbligo della mascherina. Lo ha annunciato il prefetto di Trieste, Valerio Valenti, ed una delle misure che il comitato per l’ordine pubblico si appresta a varare anche per contenere il contagio che è marcato nella Regione e in città. A Trieste si evidenzia «il più grande focolaio della regione: 93 soggetti, partecipanti a manifestazioni no green pass. Un identikit ricavato dalle autodichiarazioni delle persone che si sono sottoposte a tampone e che hanno dichiarato, appunto, di aver partecipato a manifestazioni. Alcuni casi, ma si tratta di numeri minimali, sono di persone che per obbligo di lavoro hanno partecipato e hanno dovuto seguire le manifestazioni». Lo ha detto il responsabile della task-force sanitaria del Fvg, Fabio Barbone, nel corso di una conferenza stampa con i vertici della Regione sulla situazione sanitaria in Fvg. «L'aumento dei nuovi casi a Trieste è esponenziale». Lo ha detto il responsabile task force sanitaria regionale, Fabio Barbone, in conferenza stampa con i vertici della Regione. «Si sale molto rapidamente e si scende molto lentamente».

Nell’ultima settimana in «provincia di Trieste si sono registrati 801 nuovi casi, il doppio della settimana precedente». Questo «ha portato a un tasso di infezione di 350 casi per 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni, poco meno del triplo rispetto al resto della regione. Il dato di incidenza ci fa tornare indietro alla primavera 2021 e all’autunno 2020». Ora, «la variabile tempo è fondamentale».

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