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La "cricca" dell'acquedotto di Taormina: sospeso un funzionario Asm, misure per 4 imprenditori

D'Agostino, secondo ipotesi d’accusa, operava "con spregiudicatezza e gestendo in maniera personalistica l’articolazione da lui diretta, tanto da fare mercimonio della funzione ricoperta, per ottenere vantaggi personali"

I lavori alla rete idrica venivano puntualmente affidati a soltanto poche ditte. E' quanto sarebbe avvenuto all'Asm di Taormina, stando a quanto appurato da Guardia di Finanza e Polizia di Stato, impegnati nella mattinata odierna nell’esecuzione di cinque misure cautelari interdittive nei confronti di altrettante persone accusate dei reati di peculato, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e violazioni alla normativa in materia di subappalto. Accertamenti da parte degli organi inquirenti sulla situazione in Asm a Taormina erano stati avviati nei primi mesi del 2020.

A dare avvio alle investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, sono intervenute delle segnalazioni inerenti anomalie nell’affidamento e nella gestione dei servizi e delle attività afferenti il settore acquedotto dell’azienda, dove gli interventi sul territorio sarebbero stati affidati di volta in volta soltanto a poche ditte.

Sotto la lente di ingrandimento è finito, in particolare, il settore dell'acquedotto di cui Asm si occupa per quanto riguarda le manutenzioni e, per quanto concerne l'operato di un funzionario addetto del settore, Santo D'Agostino, 50enne originario di Castelmola, circa l'assegnazione delle relative opere di manutenzione della rete.

Sono stati effettuati quindi degli approfondimenti sulla vicenda con intercettazioni telefoniche ed ambientali ed acquisizioni documentali, circa le ipotesi d’accusa e che dovranno adesso trovare conferma nei successivi gradi di giudizio.

Sulla scorta del quadro indiziario, il Tribunale di Messina disponeva nei confronti del funzionario indagato del settore acquedotto di Asm, D'Agostino, la misura cautelare della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per un anno, con interdizione, per il medesimo periodo, dello svolgimento di tutte le attività inerenti al pubblico ufficio o servizio da lui ricoperto; e nel medesimo ambito, venivano disposte ulteriori quattro misure cautelari del divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica amministrazione nei confronti di quattro imprenditori, nella misura variabile da 6 mesi a 10 mesi.

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