Domenica 17 Novembre 2024

Coronavirus, a Natale si viaggerà con il Green pass: ecco le regole per l'Italia e l'estero

Trascorso il ponte di Halloween e le festività dei Santi (insieme alla ricorrenza del giorno dei defunti il 2 novembre), è già partito il count-down in vista del Natale. 52 giorni al 25 dicembre e la festa più importante dell'anno si avvicina sempre di più. Per molti italiani, ma non solo, sarà anche tempo di vacanza. Ma come ci si organizzerà in vista delle festività natalizie in tempi ancora di pandemia di coronavirus? Quel che sembra certo è che ci saranno ancora diverse restrizioni e regole da rispettare per gli spostamenti in Italia e all'estero. Allo stato attuale sarà indispensabile avere il Green pass, strumento che il governo Draghi ha in mente di rendere obbligatorio fine a giugno 2022 per consentire che si possano svolgere il più possibile determinate attività.

Sarà prorogato anche lo stato di emergenza?

In queste ore al centro del confronto politico c'è anche la possibilità di prorogare lo stato di emergenza, in scadenza al 31 dicembre, fino a marzo. Una eventuale proroga comporterebbe probabilmente ancora delle limitazioni al settore turistico, per esempio con gli spostamenti dall'Italia verso Stati in cui ancora il virus sta tenendo alta la presa.

Cosa sarà possibile fare a Natale?

Poco o nulla cambierebbe per gli hotel. Le strutture alberghiere, infatti, non sono obbligate a chiedere il Green pass agli ospiti, a meno che quest'ultimi debbano pranzare o cenare nei casi in cui la struttura preveda la possibilità di ospitare al suo interno anche commensali esterni. Caso diverso, invece, è ad esempio la questione riguardante le piste da sci, argomento di stretta attualità con l'arrivo della stagione invernale e con i tanti appassionati che non vedono l'ora di ritornare a sciare. Per poter accedere alle piste da sci sarà infatti obbligatorio munirsi di Green pass

Vacanze all'estero

Per ciò che concerne le vacanze all'estero è necessario controllare con assidua frequenza l'elenco fornito dai ministeri degli Esteri e della Salute. Ad oggi tra i Paesi per cui non sono previste limitazioni sugli spostamenti sia in entrata che in uscita figurano per esempio Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia e Svizzera. Per quanto riguarda chi arriva o torna dai Paesi dell'Elenco D, che oltre a Stati Uniti e Regno Unito ospita tra gli altri Australia, Canada, Cile, Giappone e Israele, non è previsto l'obbligo di isolamento fiduciario di cinque giorni per chi esibisce un tampone negativo effettuato nelle 72 ore prima e il certificato vaccinale. Per i Paesi inseriti nell'elenco E, ossia gli Stati non indicati nelle altre liste, gli spostamenti in entrata e in uscita sono autorizzati solo per determinate motivazioni, ma non per turismo.

I possibili effetti della recrudescenza del virus

Ovviamente occorre fare i conti con i tanti giorni che ci separano ancora dal Natale che, come detto, sono ad oggi 52. La pandemia di coronavirus, sebbene in Italia abbia ancora numeri contenuti, sta rifiorendo in tantissimi paesi e, dunque, sarà costante il monitoraggio dei dati per verificare in tempo reale l'andamento del virus di fronte al pericolo di una quarta ondata. Insomma, chi ha già programmato o sta programmando dei viaggi, soprattutto all'estero, dovrà osservare sempre la massima attenzione perchè i mutamenti in atto potrebbero essere anche repentini.

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