«La strategia ha funzionato. Vaccini, green pass e mascherine, che non abbiamo tolto mai, ci stanno mettendo in condizioni di reggere meglio la quarta ondata». Se l’Italia sta meglio rispetto a Germania, Francia, Gran Bretagna lo si deve al «dato meraviglioso di 46 milioni e 716 mila italiani che hanno fatto almeno una dose», nonché alla scelta del governo di allentare «molto gradualmente» le restrizioni. Lo ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza in un colloquio pubblicato stamattina sul Corriere della sera. Secondo il ministro è fondamentale continuare a rispettare le regole per resistere in questa fase di rialzo della pandemia: «Al chiuso resta l’obbligo di mascherine, non ho intenzione di toccarlo. E non si tocca l’uso robusto del Green pass. I numeri sono dalla nostra parte, il modello adottato sta funzionando. Regole e strategia dunque non cambiano, ma ovviamente valuteremo».
«Se i reparti ospedalieri tengono non scatteranno misure e sarà un Natale come gli altri prima del Covid. Se invece i ricoveri salgono scatteranno le misure nei territori, in base al sistema dei colori. Non abbiamo mica sospeso la legge che prevede le fasce di rischio... Con il giallo tornano le mascherine all’aperto e al ristorante c'è il limite di 4 a tavola». Così il ministro della Salute in colloquio con il Corriere della sera. «Al momento non abbiamo pianificato ulteriori interventi normativi, non ci sono norme allo studio», ha dichiarato Speranza.
"Sono per le vacanze di Natale in Italia"
«L'inverno è la stagione più insidiosa perchè si sta più al chiuso, quindi il mio invito è alla prudenza totale, a indossare le mascherine e rispettare il distanziamento». Chi sta programmando viaggi all’estero può comprare serenamente il biglietto? «Io sono per le vacanze in Italia».
Vaccini ai bambini tra i 5 e gli 11 anni?
«Il mio auspicio è dicembre, non appena l’Ema avrà approvato il vaccino e l’Aifa avrà dato il via libera per l’Italia. Gli scienziati stanno dicendo che la dose di un terzo di Pfizer è efficace e sicura. Lavoreremo con i pediatri per parlare alle famiglie», ha detto Speranza a proposito della volontà di vaccinare i bambini nella fascia 5-11 anni. Dei 3,2 milioni di bambini di quella fascia, Speranza punta a vaccinarne almeno la metà, scrive il Corriere: «Se tra i 12 e i 19 anni siamo arrivati al 70%, per i più piccoli possiamo arrivare al 50%» .
Anche sulla terza dose è il momento di correre
Avverte il ministro: «Stiamo spingendo, c'è una crescita forte». Ancora: «Penso che a sei mesi dalla seconda dose sia opportuno favorire la terza per la platea più larga possibile». Per Speranza è ipotizzabile in futuro anche una terza dose per gli under 30, «per me ci arriveremo, ma già somministrare la terza dose sopra i 40 o 50 anni sarebbe un passo importante. Ci atterremo comunque al parere degli scienziati».
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