Sabato 16 Novembre 2024

Droga e sequestra una coppia per stuprare la donna: in casa anche una bimba di pochi mesi

Interrogato stamani dal gip di Milano Stefania Pepe, davanti all’aggiunto Letizia Mannella e al pm Alessia Menegazzo, titolari dell’inchiesta condotta dai carabinieri, Omar Confalonieri, l’agente immobiliare 48enne con ufficio in via Montenapoleone, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere di fronte all’accusa, che lo ha portato in carcere, di aver narcotizzato una giovane coppia e aver abusato della donna durante un appuntamento per la compravendita di un box. Stando a quanto ricostruito finora, l’uomo avrebbe tenuto sotto sequestro la famiglia (nella loro casa, dove ha commesso le violenze, c'era pure una bimba di pochi mesi) per «8 ore». Gli abusi commessi, dopo aver reso incosciente la coppia con un farmaco a base di benzodiazepine messo in un drink, sono stati anche ripresi, a quanto si è saputo, da telecamere di sorveglianza collocate nell’appartamento, dove i due avevano invitato l’uomo per la vendita del box. Già condannato nel 2009 a Monza per violenza sessuale con lo stesso schema su una donna, era stato poi riabilitato dal Tribunale dopo aver scontato la pena e aver seguito un percorso rieducativo. Altre due presunte vittime dell’uomo, intanto, hanno già preso contatti con gli inquirenti e potrebbero essercene altre ancora. E’ emersa dalle intercettazioni «la presenza di numerosi contatti intrattenuti» da Omar Confalonieri, l’agente immobiliare arrestato per aver narcotizzato una giovane coppia e aver abusato della donna, «con le proprie clienti che, fidandosi dell’apparente rapporto professionale instaurato» con lui, «si accordano con l’uomo affinché egli possa recarsi presso le loro abitazioni per svolgere il proprio incarico». E queste donne, dunque, "potrebbero essere agevolmente indotte in stato di incapacità" dal 48enne, «che agisce sempre con il medesimo modus operandi, diventando così oggetto delle perversioni sessuali di questo, private di qualsiasi capacità di reazione e di difesa». Lo scrive il gip di Milano Stefania Pepe nell’ordinanza di custodia cautelare mettendo in luce come l’uomo disponga per il suo lavoro di una «ampia rete di contatti con numerose donne» e evidenziando, dunque, il pericolo di reiterazione del reato, la sua «spiccata capacità criminale» e la «elevata pericolosità sociale».

leggi l'articolo completo