I no green pass chiamano il 112 perché la polizia li sta bloccando: l'assurdo in scena a Milano
«Creare confusione e bloccare il traffico». Era questo l’obiettivo che ha animato il corteo di manifestanti "no green pass" sfilati domenica in centro a Milano, nonostante il Questore Giuseppe Petronzi avesse prescritto un orario e un percorso specifici. Un evento «sin da subito caratterizzato da insulti e spintoni verso operatori dei media». Verso le 17, in piazza Fontana - come ha ricostruito la stessa Questura - i due responsabili dell’aggressione verbale a un giornalista sono stati identificati dagli agenti della Polizia di Stato che, dopo averli accompagnati in Questura, li hanno denunciati. Due episodi analoghi, ai danni dello stesso giornalista, si sono verificati più tardi in corso di Porta Romana e in corso XXII Marzo. Il corteo, in avvio composto da oltre 4mila persone, ha inizialmente seguito il percorso prescritto e, giunto in corso di Porta Romana, si è diviso in due prima di ricompattarsi in serata in corso XXII Marzo; mentre circa 700 persone proseguivano regolarmente lungo le strade indicate nel provvedimento questorile, oltre 3mila persone hanno vagato lungo le vie della zona Crocetta e Beatrice d’Este con il deliberato scopo di creare confusione e bloccare il traffico.
C'è chi ha chiamato il 112 per chiedere soccorso alle forze dell’ordine per «sequestro di persona»
Il gruppo di manifestanti, ricompattato dai reparti inquadrati della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, con il contributo della Polizia Locale, dopo aver percorso poche decine di metri in corso XXII Marzo, ha deciso di contravvenire in toto alle prescrizioni del Questore di Milano abbandonando il percorso indicato. Alle 21, in via Anfossi - si apprende sempre dalla Questura - non è stato più permesso il movimento disordinato dei manifestanti che sono stati fatti defluire da via Sciesa solo dopo essere stati identificati: alcuni di loro hanno contattato il numero unico di emergenza 112 per chiedere soccorso alle forze dell’ordine per «sequestro di persona». Oltre alle 21 persone identificate a inizio manifestazione in piazza Fontana e alla cittadina identificata in viale Beatrice d’Este, lungo un percorso che non corrisponde a quello prescritto dal Questore, sono 93 le persone che la Polizia di Stato ha identificato in via Sciesa e la cui posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria. Al netto del mancato rispetto di buona parte del percorso, il dispositivo della Questura - si precisa nella nota - è riuscito a preservare le arterie più importanti sotto il profilo delle attività commerciali che rientravano appunto tra gli obiettivi dei manifestanti.