
Il “nuovo” Frecciabianca che domenica farà il primo viaggio Palermo-Messina (con tappe a Caltanissetta, Enna e Catania) non ha convinto tutti. Anzi. C’è chi vede il bicchiere mezzo pieno e c’è chi, invece, non risparmia critiche: «Siamo tra quanti provano, anche se con grande fatica, a vedere il bicchiere mezzo pieno e quindi salutiamo positivamente comunque anche il più piccolo passo avanti per dotare la Sicilia di infrastrutture moderne, civili e avanzate», dicono Pippo Zappulla e Antonino Landro rispettivamente segretario regionale e provinciale di ArticoloUno. Ma «non comprendiamo – aggiungono – l’enfasi talmente esagerata da apparire quasi surreale promossa per presentare un treno che da Catania a Palermo ci impiegherà 3 ore e 15 minuti». Secondo Ella Bucalo, deputato siciliano di Fratelli d’Italia, «ancora una volta il sottosegretario Giancarlo Cancelleri mostra scarso senso di appartenenza alla propria terra. L’avere partecipato entusiasta alla trionfale inaugurazione del treno Frecciabianca, una locomotiva vecchia di 30 anni destinata ai trasporti interni delle ferrovie siciliane, è un insulto alla intelligenza dei suoi conterranei».
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