Colpisce per la prima volta anche un magistrato la sospensione dal lavoro e dallo stipendio prevista nel pubblico impiego per chi non esibisce il Green pass all’entrata in ufficio. Accade a Venezia, alla Procura generale della repubblica presso la Corte D’Appello, dove un sostituto ha subìto la procedura, non essendo vaccinato e non volendosi nemmeno sottoporre al tampone di controllo per verificare l'eventuale contagio da Coronavirus.
Quello del magistrato di Palazzo Grimani, sede della Corte veneziana, non è l’unico caso di toghe in Veneto a non essersi sottoposte alla vaccinazione. Altri colleghi di altri uffici giudiziari che non sono ricorsi alla profilassi anti-Covid comunque effettuano il tampone per avere un Green pass temporaneo e potersi così recare in ufficio. Anche tra il personale di cancelleria e gli altri dipendenti del distretto giudiziario vi sono persone che non si sarebbero vaccinate, ma hanno tutti il certificato e sono comunque in servizio, garantendo la funzionalità degli uffici.
La vicenda è diversa rispetto a quella del giudice Angelo Giorgianni, consigliere alla Corte d’appello di Messina, che il 9 ottobre scorso parlò a Roma dal palco dei no Green pass a piazza del Popolo, e per questo sospeso dal Csm. Nessun provvedimento punitivo, ma semplice applicazione delle direttive ministeriali sui 'certificati verdì nella Pa.
Una decisione obbligata, quella della Corte d’Appello lagunare, che giocoforza comporterà ricadute sull'operatività della Procura generale, che attualmente conta in tutto 10 magistrati compreso l’Avvocato generale Giancarlo Buonocore, che fa da reggente dell’ufficio. In arrivo vi sono faldoni di processi "pesanti" tra i quali quello sul crac della Banca Popolare di Vicenza, e il primo troncone del processo al clan dei Casalesi di Eraclea (Venezia). Si attende intanto la nomina da parte del Csm del nuovo Procuratore generale in sostituzione di Antonio Mura, da più di un anno insediatosi a capo dell’ufficio di Roma.
La sospensione del magistrato della Procura generale veneziana è fissata fino al 31 dicembre, giorno in cui è prevista la scadenza dell’obbligo di Green pass per il personale delle pubbliche amministrazioni. La scadenza è in concomitanza con la possibile fine dello stato di emergenza Covid-19, salvo eventuali proroghe che verranno esaminate dal Governo nel 'check' previsto durante il mese di dicembre.
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