La Polizia di Stato sta eseguendo 29 perquisizioni, su tutto il territorio nazionale, a carico di appartenenti a sodalizi No Vax - No Green Pass molto attivi su canali Telegram, nei cui confronti vengono ipotizzati reati che vanno, a seconda delle diverse singole posizioni, dalla costituzione e partecipazione ad associazione segreta, all’istigazione, all’interruzione di pubblico servizio e all’associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti. La Dda della procura di Genova ha disposto 24 perquisizioni; le altre 5 le sta eseguendo la Digos di Firenze coordinata dalla procura del capoluogo toscano.
La procura di Genova ha contestato anche il reato di costituzione e partecipazione ad associazione segreta, stabilito dalla legge 17 del 1982, nata dopo l'inchiesta sulla Loggia di Licio Gelli, ai no vax perquisiti oggi. Il gruppo scoperto dalla Dda e dalla polizia postale voleva sabotare servizi pubblici essenziali di interesse nazionale come la campagna vaccinale di luglio. Gli organizzatori avevano spinto gli adepti a iscriversi in massa alla vaccinazione per poi disdire all’ultimo minuto creando disagi.
20mila iscritti attivi online
E’ un gruppo consistente, formato da quasi 20 mila persone, attivo su alcune delle principali piattaforme social quello individuato dalla Polizia di Stato di Firenze che ha perquisito - nelle province di Firenze, Pisa, Brescia, Como e Viterbo - 5 persone ricollegabili al movimento «V_V» (Voce di lotta non violenta per la libertà e i diritti umani).
Gli indagati, a vario titolo, utilizzando pagine e manifestando appartenenza a gruppi organizzati, avevano creato «un sistema compartimentato, attivo soprattutto su Telegram, formato da cerchi concentrici con crescenti livelli di sicurezza e divisione di ruoli, il tutto finalizzato a far sfociare il dissenso verso l’attuale piano di contenimento della pandemia in forme variabili di azioni delittuose da attuare sul territorio nazionale, costituendo un’associazione per delinquere finalizzata ad effettuare imbrattamenti e danneggiamenti».
"Compiere azioni con volto coperto"
«Muoversi sempre nei punti ciechi, l’importante è trovare una zona sicura senza telecamere, il problema delle telecamere non è tanto che ti riprendono in un determinato momento ma che ti possono seguire se passano da un punto all’altro». Era una delle indicazioni fornite dagli organizzatori del gruppo V.V che su canali segreti Telegram organizzava azioni di sabotaggio e disturbo alla campagna vaccinale. «Quindi l’unica cosa che è veramente importante è avere un punto "isola" e ancora: «Compio la mia azione con berretto, occhiali da sole, mascherina, vestito di nero, trovo zona lontana dalle telecamere dove levo berretto, occhiali, mascherina».
Per i "guerrieri"... corso ed esame finale
Una volta entrati nelle chat di reclutamento, gli aspiranti 'guerrieri' no vax e no Green pass dovevano ascoltare una serie di audio, registrati da una voce contraffatta, nei quali si parlava dell’instaurazione di un nuovo ordine mondiale governato da intelligenze artificiali e si ipotizzavano parallelismi tra il regime nazista e l’attuale situazione di emergenza. Finito il percorso di formazione, l’aspirante guerriero doveva superare un esame e veniva guidato da un tutor per la realizzazione delle prime operazioni.
E’ quanto emerso dalle indagini della Polizia postale e della Digos di Genova che hanno portato alla scoperta di una vera e propria associazione segreta, i cui appartenenti - spiegano gli investigatori - erano indotti «a compiere azioni di vandalismo ai danni di centri vaccinali, ad intralciare e sabotare la campagna di vaccinazione e a pubblicare, in maniera coordinata e ad orari prestabiliti, tramite account falsi, post denigratori che prendevano di mira in particolare politici, infettivologi e giornalisti».
Specifici programmi di reclutamento erano previsti per i no vax appartenenti alle categorie dei sanitari, degli insegnanti e degli appartenenti alle forze dell’ordine.
Simbolo dell’organizzazione, una doppia V racchiusa da un cerchio, di colore rosso, probabilmente ispirato al film «V per Vendetta».
No vax perquisiti: fuggi fuggi da chat indagati
La notizia delle perquisizioni a carico dei no vax effettuate questa mattina dalla digos di Firenze avrebbe scatenato, secondo quanto appreso, un vero e proprio fuggi fuggi dalle chat gestite dagli indagati, nelle quali avrebbero iniziato a rimbalzare messaggi e appelli ad abbandonare e a cancellarsi dai social. Il gruppo scoperto dalla digos conta quasi 20.000 persone.
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