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Variante Omicron: 42 casi in 8 Paesi Ue, asintomatici o non gravi

Ema: 'Pronti i piani di emergenza ma speriamo non servano, i vaccini restano lo strumento chiave'

L'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha rilevato 42 casi della variante Omicron finora registrati nell'Ue mentre sono in corso accertamenti su altri sei possibili contagi sospetti. Lo ha reso nota la responsabile dell'Ecdc, Andrea Ammon, sottolineando che tutti i casi confermati fino ad oggi mostrano sintomi di malattia lieve o sono asintomatici.

Le segnalazioni arrivano da otto Paesi dell’Unione Europea e dello Spazio economico europeo: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo.

Tutti i casi confermati hanno una storia di viaggi in paesi africani, alcuni dei quali hanno preso voli in coincidenza in altre destinazioni tra l’Africa e l’Europa.

Gli eurodeputati interrogano la direttrice esecutiva dell'Agenzia europea per i medicinali, Emer Cooke, sugli ultimi sviluppi del COVID-19.

"Stiamo ancora valutando con attenzione", ma se necessario, a causa della nuova variante Omicron "abbiamo i piani di emergenza. Siamo pronti per il peggio anche se speriamo per il meglio. I vaccini restano lo strumento chiave", ha detto Cooke nel suo intervento al Parlamento europeo.

"Sappiamo che i virus mutano e siamo pronti. Dallo scorso febbraio abbiamo dato linee guida ai produttori di vaccini per l'adattamento" veloce dei sieri, "se servirà". Ma "in questa fase dobbiamo essere molto attenti, poiché non sappiamo ancora se occorre", ha evidenziato Cooke. "Ora abbiamo molti più strumenti per combattere la pandemia di quanti non ne avessimo lo scorso anno. I vaccini sono e restano lo strumento principale. Ne abbiamo autorizzati quattro e ne abbiamo altrettanti all'esame".

"Dai dati che vediamo" su Omicron "i vaccini autorizzati sono efficaci e continuano a salvare le persone da forme gravi e dalla morte. Anche se la nuova variante si diffonderà di più, i vaccini che abbiamo continueranno a garantire protezione", ha detto la direttrice esecutiva dell'Ema, insistendo però sulla necessità di fare i richiami, visto che la copertura dei sieri si indebolisce col tempo.

Di fronte alla variante Omicron "dobbiamo lavorare anche più duramente che in passato per aumentare il tasso delle vaccinazioni nell'Ue, specialmente negli Stati membri dove il tasso è pericolosamente basso. Questo è particolarmente importante mentre apprendiamo nuovi aspetti" di Omicron".

Se per affrontare Omicron "dovessimo adattare i vaccini" siamo nella posizione di approvarli "in tre-quattro mesi". Ma prima occorre stabilire "se serve l'adattamento".

Sul mix di vaccini per i richiami "stiamo analizzando tutti i dati e speriamo di fare una dichiarazione congiunta con l' Ecdc possibilmente entro la fine di questa settimana".

"Il nuovo vaccino di Novavax potrebbe essere autorizzato nel giro di alcune settimane. Abbiamo approvato i vaccini a tempo record, e in meno di un anno abbiamo consegnato un miliardo di dosi ai nostri Stati membri".

Fauci: Usa in stato d'allerta avanzato

Gli Usa sono «in stato d’allerta avanzato» di fronte alla nuova variante Omicron: lo ha detto il consigliere della Casa Bianca per la pandemia Anthony Fauci parlando alla Abc, dove ha ammonito sul rischio di una quinta ondata negli Stati Uniti. Il noto virologo ha rilanciato l'opportunità di vaccinarsi e di fare il booster senza attendere lo sviluppo di un vaccino specifico contro la variante Omicron, «di cui - ha detto - forse potremmo anche non aver bisogno».

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