Le fiale con il vaccino pediatrico di Pfizer arriveranno in Italia il 15 dicembre. Lo annuncia la struttura commissariale del generale Francesco Figliuolo, aggiungendo che le dosi attese sono 1,5 milioni. La vaccinazione dei bambini tra i 5 e gli 11 anni potrà così cominciare tra il 15 e il 16, a seconda delle zone del Paese e quindi dei tempi di spedizione. L'avvio sarà quindi anticipato rispetto a quello previsto, cioè il 23 dicembre. "Le dosi rappresentano una prima tranche che sarà poi integrata a gennaio", spiegano i collaboratori del commissario straordinario. Il via libera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla vaccinazione anti-Covid per la fascia pediatrica dei bambini tra 5 e 11 anni è arrivata ieri. La vaccinazione avverrà con due dosi del vaccino Pfizer, in formulazione specifica e un terzo del dosaggio, a tre settimane di distanza. Si suggerisce l'adozione di percorsi vaccinali, quando possibile, «adeguati all’età». I dati disponibili «dimostrano un elevato livello di efficacia e non si evidenziano al momento segnali di allerta in termini di sicurezza». Così la Commissione tecnico scientifica Cts dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che ha approvato l’estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Comirnaty (Pfizer) per la fascia di età 5-11 anni, con una dose ridotta (un terzo del dosaggio autorizzato per adulti e adolescenti) e con formulazione specifica. La vaccinazione avverrà in due dosi a tre settimane di distanza l’una dall’altra. Al fine di evitare possibili errori di somministrazione, la CTS raccomanda, per la fascia di età in oggetto, l’uso esclusivo della formulazione pediatrica ad hoc suggerendo quando possibile l'adozione di percorsi vaccinali adeguati all’età. Nel parere, la CTS osserva che «sebbene l’infezione da SARS-CoV-2 sia sicuramente più benigna nei bambini, in alcuni casi essa può essere associata a conseguenze gravi, come il rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-c), che può richiedere anche il ricovero in terapia intensiva». Infine la CTS sottolinea che «la vaccinazione comporta benefici quali la possibilità di frequentare la scuola e condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi che sono particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età».
Sileri: "Vaccino ai bimbi per proteggerli, nessun Green pass"
«Non ci sarà nessun Green pass per la fascia di età pediatrica, questo è sicuro». Lo afferma il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo a "L'Italia s'è desta" su Radio Cusano Campus. «Non c'è un obbligo vaccinale - chiarisce -. Vi è stato l’ok di Ema e Aifa, dopodiché il vaccino sarà disponibile, i percorsi per procedere alla vaccinazione sono gli stessi che già esistono, ovviamente con delle corsie differenziate e un approccio diverso perché la vaccinazione nell’età pediatrica è più delicata anche a livello di comunicazione e di accortezze, servirà in molti casi anche più dialogo con i genitori». «Se ci fosse il vaccino per i bambini di due anni io a mio figlio che ha due anni - afferma il sottosegretario - lo farei senza dubbio». Sileri ricorda che «i bambini che si infettano hanno sicuramente meno complicanze rispetto agli anziani, ma esiste un rischio di malattia grave anche nella fascia pediatrica e un rischio del 10-15% di un long Covid del quale non sappiamo la durata». E aggiunge che le paure «per gli effetti del vaccino a lungo termine sono supposizioni senza alcuna base scientifica Mentre invece ha una base scientifica la protezione che danno questi vaccini per qualunque fascia di età nei confronti di un virus mutevole. Miocarditi e pericarditi sono molto più frequenti con il Covid rispetto ai casi rari di effetti collaterali del vaccino. Il vaccino ai bambini è un’arma in più a disposizione e i bambini dovrebbero essere vaccinati per proteggere i bambini stessi».