Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Covid, dopo 5 mesi cala efficacia vaccino. Rischio morte per chi non è vaccinato è 16 volte superiore

Dopo 5 mesi dalla seconda iniezione l'efficacia del vaccino nel prevenire il Covid scende dal 74% al 39%. Resta invece alta - all’84% (RPT 84%) - la copertura da forme severe della malattia. Il rischio di morte per chi non si è vaccinato, poi, è 16,6 volte superiore rispetto a chi ha avuto la terza dose. Così l’Istituto superiore di sanità, che segnala anche un incremento dell’incidenza del virus nei bambini da 0 a 9 anni a valori superiori a 250 casi per 100mila abitanti. Uno studio israeliano, inoltre, rileva che due dosi di Pfizer dopo 5 o 6 mesi non danno alcuna tutela contro la variante Omicron, mentre il booster offre una protezione "significativa" contro la malattia grave, anche se «4 volte meno» di quella offerta nei confronti della Delta. Sul fronte dei contagi, ancora un record nelle ultime 24 ore: i nuovi positivi sono 21.042. Per trovare un numero più alto bisogna risalire allo scorso 3 aprile.

Da giovedì si apre alla fascia 5-11

E intorno a Natale si potrebbe superare quota 30mila. La scommessa del Governo per frenare la corsa del virus è quella di intensificare la campagna vaccinale: anche ieri le somministrazioni si sono mantenute sopra quota 500mila, superando il target fissato dalla struttura del commissario Francesco Figliuolo. E giovedì prossimo si apre alla fascia 5-11 anni. Per il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, «dobbiamo andare avanti nella lotta alla pandemia, non ne siamo ancora usciti e l’unico modo per sconfiggere il virus è indossare la corazza, che è il vaccino». Nelle ultime tre settimane l’Iss osserva un aumento dell’incidenza settimanale in tutte le fasce d’età, si legge nel bollettino che riporta i dati della sorveglianza integrata dei casi di infezione in Italia, e dalla seconda decade di ottobre registra un aumento anche nelle fasce 0-9 anni e 10-19 anni. Solo tra gli over 80 l’incidenza rimane compresa tra i 50 ed i 100 casi per 100mila abitanti. La salita della curva dei contagi è confermata anche dalle rilevazioni quotidiane del ministero della Salute.

I casi giornalieri hanno superato ieri quota 20mila e nelle ultime 24 ore hanno varcato la soglia dei 21mila ed il tasso di positività è salito dal 2,9% al 3,7%. Le vittime sono state 96, le terapie intensive salgono a 818 (+2) ed i ricoveri ordinari a 6.539 (+56). Nello stesso giorno del 2020 i morti erano stati ben 761 ed i contagiati 18.727, ma con un tasso del 9,8%. Il fisico Roberto Battiston, coordinatore dell’Osservatorio dei dati epidemiologici in collaborazione con l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), evidenzia che l’epidemia in Italia sta continuando a crescere con lo stesso ritmo da quasi otto settimane. L’acceleratore della crescita è l’indice di contagio Rt, fermo da più di un mese intorno al valore di 1,3. E si tratta comunque, sottolinea, "della crescita più lenta tra i grandi Paesi europei». L'andamento attuale del virus, osserva l’esperto, indica che il numero di nuovi infetti continuerà a salire progressivamente fino a Natale, quando si potrebbero raggiungere delle punte settimanali di circa 30.000 nuovi casi al giorno. A quel punto, secondo Battiston, l’effetto del Green pass rafforzato e quello delle terze dosi in continua crescita, dovrebbe essere visibile, l'Rt dovrebbe calare verso 1 ed il numero di nuovi casi iniziare scendere.

Tra le regioni è il Veneto che sta facendo registrare i più alti contagi giornalieri. Oggi ha superato quota 4.000 casi, ma resterà comunque in area bianca la prossima settimana. Solo per un soffio però. I posti letto occupati in area medica (852) sono di poco inferiori ai 900 che farebbero sforare il limite del 15%. Il passaggio in giallo sarà però probabile nella settimana di Natale. La Calabria sarà gialla lunedì, aggiungendosi a Friuli Venezia Giulia ed Alto Adige (RPT - Alto Adige). Oltre al Veneto sono poi a rischio di 'colorarsì Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Marche e Valle d’Aosta (RPT - Valle d’Aosta). Tra bianco e giallo col 'super green pass' non ci sono differenze troppo rilevanti, ma se la curva ed i ricoveri continueranno a salire per alcune regioni scatterà l’arancione con le conseguenti pesanti prescrizioni. Di qui l’obiettivo di accelerare con i vaccini con le ulteriori 2 milioni di dosi di Pfizer in arrivo nelle prossime settimane. Il 77% degli italiani ha completato il ciclo vaccinale, mentre il 18,3% ha fatto la terza dose. Poco più di 6 milioni quelli ancora sfuggiti all’iniezione. Successo oggi in Alto Adige (dove c'è il più basso tasso di vaccinazione) per la "maratona" con accesso libero lanciata dalla Provincia, con code agli hub e ben 25mila somministrazioni a metà pomeriggio. L’iniziativa proseguirà anche domani. A Milano cittadini in coda nel parcheggio davanti al supermercato Esselunga di via Rubattino adibito ad hub vaccinale.

Caricamento commenti

Commenta la notizia