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La storia del piccolo Biagio, da Trani a Rai 2

«Quello che è capitato a noi può capitare a chiunque. L'importante è non piangersi addosso, rimboccarsi le maniche ed essere di aiuto ad altri cui potrebbe capitare la stessa cosa».
Così Katia Pascalone, mamma di Biagio, un bambino autistico di 8 anni che ha cambiato letteralmente la vita di una famiglia.
Katia si è fatta promotrice prima dell'istituzione di un’associazione, Time-aut, poi di un centro per accogliere bambine e bambini speciali tanto quanto Biagio: si trova in via Giachetti e si chiama Gli aquiloni.
Biagio vive e cresce con le massime attenzioni a casa, comprese quelle del papà Giuseppe e della sorella maggiore Valentina, ma poi condivide le sue esperienze con altri bambini in quella struttura dove, con Katia, ci sono operatrici che con amore e professionalità portano avanti la loro missione.
«Siamo genitori e ci dedichiamo anima e corpo ai nostri figli, ma non possiamo esserci per sempre – ricorda Katia - e allora è fondamentale mettere a disposizione della comunità ogni strumento utile per dare a questi ragazzi una dignitosa qualità di vita dopo di noi».
Della storia di Biagio e della sua famiglia ha parlato Rai 2, ieri sera, nella trasmissione Storie, con un pezzo girato fra le mura domestiche di Biagio ed il centro inaugurato alcuni mesi fa: una bella pagina di responsabilità, barra dritta e impegno sociale che mostra come adoperarsi per gli altri valga certamente molto più che criticarli per le banalità di ogni giorno.

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