Venerdì 20 Settembre 2024

Covid, salgono l'incidenza ed intensive. Vaccini, booster e Green pass: le novità

Nove Regioni e Province autonome superano questa settimana la soglia di allerta del 10% di occupazione per casi Covid nelle terapie intensive. Sono Calabria (11,8%), Emilia Romagna (11,9%), Friuli Venezia Giulia (18,3%), Liguria (13,7%), Marche (16,7%),Molise (10,3%), PA Bolzano (18%), PA Trento (21,1%), Veneto (15%). Otto superano invece la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei reparti di area medica: Calabria (20,8%), FVG (22,6%), Liguria (17,9%), Marche (15,6%), PA Bolzano (16%), PA Trento (17,6%), Valle d’Aosta (18,2%), Veneto (16%). Emerge dal monitoraggio settimanale della Cabina di regia.

Altre quattro Regioni andranno in giallo da lunedì

Come anticipato ieri, gli indicatori decisionali in esame della Cabina di regia riunita questa mattina fotografano il superamento dei parametri di occupazione delle terapie intensive (fissati al 10%) e dei reparti ordinari (al 15%) di Veneto (intensive al 15% e ricoveri al 16%), Liguria (13,7% e 17,9%), Marche (16,7% e 15,6%) e Provincia di Trento (21,1% e 17,6%). Si salva per un soffio la Lombardia, che ha il 9,5% di occupazione nelle rianimazioni e il 14% nei reparti ordinari. Rimangono in giallo Friuli Venezia Giulia (con le intensive al 18,3% e i reparti al 22,6%, a rischio nelle prossime settimane addirittura di zona arancione), Calabria (11,8% e 20,8%) e provincia di Bolzano (18% e 16%). Quanto all’incidenza, salita a 241 casi per centomila a livello nazionale, vede proprio Bolzano al top in Italia con ben 566,8 casi per centomila. Seguono il Veneto, in netto aumento con 498,9 casi (era a 365,5 una settimana fa), il Friuli con 376,8, la Valle d’Aosta con 330,1, la Liguria con 313,1 e la Provincia di Trento con 299,8. Più indietro Lombardia (261 casi per centomila) e il Lazio (236,2). L’incidenza più bassa (unico caso sotto la soglia di rischio di 50 per centomila) è in Molise, 30,3.

L’incidenza settimanale a livello nazionale è in netto aumento

241 casi per 100.000 abitanti (10-16 dicembre 2021) contro 176 per 100mila abitanti della settimana 3-9 dicembre 2021. Nel periodo 24 novembre-7 dicembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13 (range 1,09-1,19), leggermente in diminuzione rispetto alla settimana precedente - quando era pari a 1,18 - ma al di sopra della soglia epidemica. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale della Cabina di regia, i cui dati sono comunicati dall’Istituto superiore di sanità. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 9,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 16 dicembre) contro l’8,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 9 dicembre) della scorsa settimana. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 12,1% (rilevazione giornaliera ministero Salute al 16 dicembre) contro il 10,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 9 dicembre). La soglia di allerta è fissata al 10% per le intensive e al 15% per i reparti. È in forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (42.675 contro 37.278 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (31% contro 34% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (43% contro il 40%), mentre è stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26%).

Green pass, Rasi: rivedere durata. Dopo 5 mesi serve booster

«Dopo 5 mesi il Green pass perde ogni giorno un pò di validità rispetto alla circolazione del virus. Se fossimo in una situazione di bassa circolazione non sarebbe un problema, ma in un momento di alta circolazione come questo bisogna anche pensare di ridurre la durata del pass». Così a 'Buongiorno' su Sky TG24, Guido Rasi, ex direttore esecutivo Ema e consulente del commissario straordinario per l’emergenza Covid, Figliuolo sottolineando l’importanza della dose booster a 5 mesi. Serve, inoltre dice, «una riflessione che si imporrà entro 10-15 giorni quando si saprà di più sulla Omicron».

Anche per vaccinati con ReiThera richiamo a 5 mesi

Anche per i soggetti vaccinati in Italia nell’ambito della sperimentazione clinica di vaccinazione anti-Sars-CoV2 denominata COVITAR, con il vaccino ReiThera, sarà possibile procedere con la somministrazione di una dose di richiamo (booster) di vaccino a m-RNA, nei dosaggi autorizzati per la stessa, a distanza di almeno 5 mesi dall’ultima dose ricevuta. La somministrazione di tale dose di richiamo è idonea al rilascio della relativa certificazione verde Covid-19. Lo prevede la nuova circolare del ministero della Salute "Indicazioni per i vaccinati nell’ambito di trial clinici con vaccini anti-SARSCoV-2/COVID-19 sperimentali in Italia".

Somministrate 15mila dosi a bimbi 5-11 anni in un giorno

E intanto, all'indomani dell’apertura delle somministrazioni, sono 15mila i bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno fatto la prima dose di vaccino contro il Covid. Il dato è pubblicato sul sito del governo ed è aggiornato a questa mattina. Su una platea complessiva di 3.656.069 si sono vaccinati 15.063 bambini. Sono invece 104.135 quelli che hanno contratto il Covid e sono guariti.

Rasi, possibile da gennaio in Italia cura con pillola Pfizer

Sul fronte delle cure, le pillole anti-Covid saranno presto disponibili in Italia. «Probabilmente da gennaio», ha detto a 'Buongiorno' su Sky TG24, Guido Rasi, ex direttore esecutivo Ema e consulente del commissario straordinario per l’emergenza Covid, Figliuolo. «L'Ema ha dato il via libera, il farmaco della Pfizer sembra molto utile rispetto al molnupiravir. Arriverà a giorni il via libera e la disponibilità ai primi di gennaio, probabilmente».

Booster da 28 giorni a 6 mesi a vaccinati Takis

In relazione ai soggetti partecipanti alla sperimentazione Covid-eVax-Takis e che all’apertura dei codici non siano risultati nel braccio placebo, «si applica quanto indicato per i soggetti vaccinati all’estero con vaccino non autorizzato da EMA». Lo prevede la nuova circolare del ministero della Salute. I soggetti che hanno ricevuto il vaccino sperimentale Takis possono dunque ricevere una dose booster con vaccino mRNA, a partire da 28 giorni e fino a 6 mesi dal completamento del ciclo primario. Superati i 6 mesi, così come in caso di mancato completamento del ciclo, si può procedere con un ciclo vaccinale primario con vaccino mRNA.

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