Il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza riserva un bel mucchio di opportunità e di fondi per la Città Metropolitana. L’ente più chiacchierato dell’ultimo quinquennio, quello “cancellato” da una riforma che adesso sembra possa essere stravolta, alla fine si dimostra indispensabile per la gestione di una fetta importante del Pnrr. E allora tutti all’opera per arrivare puntali all’appuntamento con la scadenza dei bandi che sono stati lanciati da Stato e Regione proprio per questo tipo di enti intermedi. Palazzo dei Leoni ha a disposizione quasi 300 milioni di euro da poter impegnare nei prossimi mesi e spendere, come tutti, entro il 2026. Il grosso del tesoretto è legato alla quota da 132 milioni di euro che è stata assegnata alla provincia di Messina in base all’estensione e alla popolazione. I vertici dell’ente oggi completeranno gli incontri con i sindaci del territorio (appuntamento a Mojo e S.Teresa, dopo Milazzo, S.Agata e Giardini Naxos) a cui è stata presentata la possibilità di presentare la disponibilità di edifici e aree che possono essere rifunzionalizzati grazie ad investimenti volti al miglioramento di ampie aree urbane degradate, per la rigenerazione e rivitalizzazione economica, con particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi alla persona e alla riqualificazione dell’accessibilità e delle infrastrutture. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina