Mentre sono quasi 25 mila i nuovi contagi e 97 i decessi per Covid, non si placano le proteste dei No Vax, che oggi sono arrivate persino all’assemblea dell’Ordine dei medici a Roma: una cinquantina di sanitari ha protestato durante l’incontro, che si stava svolgendo all’hotel Villa Palace nella Capitale, contro l’obbligatorietà del vaccino e la sospensione dei sanitari non vaccinati, che viene fatta su segnalazione delle Asl. Sono volati insulti e persino qualche spintone, con i No Vax che hanno urlato 'Vergogna' e 'mafiosi' e l’intervento di polizia e carabinieri, per ristabilire l'ordine. L’assemblea, che era stata riunita per discutere dell’approvazione del bilancio, è stata rinviata.
I medici No Vax hanno accusato il consiglio dell’Ordine di "non aver sospeso chi era moroso e invece di aver sospeso i medici che non si sono vaccinati». Un atteggiamento definito "strumentale» da parte dell’Ordine e che «di fatto ha impedito il normale svolgimento dell’assemblea». «Nell’Ordine - dice una dei medici no vax presenti in assemblea, una cinquantenne romana che lavora nell’azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini - ci sono professionisti che non pagano la tassa annuale, ma invece ci si sbriga a sospendere i medici che non sono vaccinati. Per il fatto di non essere vaccinata sono stata demansionata: ora il mio compito è contattare i pazienti per fissare gli appuntamenti sull'assistenza medica».
Il sostegno di Speranza
Dopo quanto successo, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha sentito telefonicamente il Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma Antonio Magi per esprimergli «sostegno e solidarietà» oltre che «gratitudine per il lavoro quotidiano svolto a tutela del diritto alla salute». «Siamo sempre stati aperti al dialogo, ma - sottolinea lo stesso Magi - bisogna discutere in maniera serena. Le contrapposizioni vanno evitate. Non so ancora se prenderemo provvedimenti, valuteremo i vari comportamenti. Quel che è certo è che ascolterò chiunque vorrà manifestare pacatamente il proprio pensiero. Oggi purtroppo queste persone hanno perso un’occasione di dire la loro».
Sfilata a Milano
A Milano, sempre oggi, circa trecento manifestanti, alcuni dei quali vestiti da 'indiani d’America', scortati dalle forze dell’ordine, al grido di 'no green pass' e 'la gente come noi non molla mai', hanno sfilato da piazza Castello all’Arco della Pace. Il corteo dei movimenti 'no green pass' di Veneto e Lombardia, autorizzato dalla Questura, era aperto da uno striscione con la frase 'Fuori i big pharma dallo Stato e no alle multinazionali'. Era il primo corteo autorizzato dopo la stretta sulle manifestazioni voluta dal governo Draghi, al quale tra l’altro è stato dedicato il coro: 'Draghi vai via, sei tu la pandemia'.
Danneggiamenti a Bologna
La scorsa notte, invece, nell’hub vaccinale 'Cicogna' di San Lazzaro di Savena, nel Bolognese, la segnaletica vaccinale è stata imbrattata con simboli e scritte, riprodotte anche sull'asfalto. L’Ausl di Bologna ha deciso di sporgere denuncia, esprimendo «la massima solidarietà nei confronti degli operatori che, per il bene della comunità, non soltanto si trovano a lavorare nei giorni festivi, ma a doverlo fare in un clima che trova parti, per fortuna minoritarie, di popolazione violenta e intimidatoria».
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