Pubblicati dati incoraggianti sull’efficacia del vaccino Moderna (mRNA-1273 ) contro la variante Omicron del Covid. Una dose booster (ovvero la terza dose) di 50 µg aumenterebbe infatti significativamente i titoli degli anticorpi neutralizzanti contro Omicron. Nei giorni scorsi sono arrivate analoghe conferme anche da Pfizer sull'efficacia contro la variante Omicron del vaccino prodotto insieme con BioNTech.
Dagli studi condotti finora - afferma Moderna su Twitter - si rileva che da un lato dopo le due dosi del ciclo primario gli anticorpi neutralizzanti, pur rilevabili, sono risultati "significativamente inferiori" per Omicron rispetto al virus originario wild-type. Ma dall'altro lato il booster (metà della dose) ha mostrato di "aumentare significativamente" le difese.
La casa farmaceutica americana Moderna, inoltre, sta valutando una terza dose (booster) a dose piena per combattere la variante Omicron del Covid. "La prossima settimana forniremo dati su questo e su altri approcci".
"È probabile che le dosi di richiamo dei vaccini contro il coronavirus Moderna e Pfizer-BioNTech offrano un sostanziale aumento della protezione contro la nuova variante altamente trasmissibile di Omicron - ha affermato Anthony S. Fauci, principale consulente medico del presidente Biden - aggiungendo che "a questo punto, non è necessario per un booster molto specifico” progettato appositamente per combattere Omicron.
Fauci ha condiviso i dati preliminari dell'analisi del suo istituto sul vaccino Moderna, mostrando che mentre due dosi hanno prodotto una risposta anticorpale trascurabile contro Omicron in laboratorio, la protezione è aumentata notevolmente dopo la terza dose.
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