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Sileri: "Se Omicron dilaga come in Gb, scuole chiuse fino a metà gennaio"

Pierpaolo Sileri

«Nulla è deciso. Decideremo tra una settimana sulla ripresa della scuola, dipenderà dal picco della variante Omicron. Se abbiamo i numeri del Regno Unito, con 100mila contagi e gran parte di questi tra la popolazione non vaccinata o non vaccinabile, quindi anche tra i soggetti più giovani, un ritardo del rientro a scuola consente un rallentamento del virus. In quel caso, non potremmo ricominciare la scuola subito». Così Pierpaolo Sileri, sottosegretario al ministero della Salute, a Metropolis, il podcast di Repubblica condotto da Gerardo Greco.

Galli: se cose peggiorano, si pensi allungare vacanze

«Se la situazioni del Covid in Italia dovesse decisamente peggiorare, si potrebbe pensare ad allungare le vacanze natalizie secondo l’ex direttore di reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sacco Massimo Galli «Una cosa che, tutto sommato, non è male è che, con le vacanze di Natale, le scuole rimarranno chiuse per un po' - ha detto -. Non voglio tirarmi addosso un’iradiddio di critiche però, francamente, ci sarà da pensare eventualmente a una procrastinazione delle vacanze se le cose vanno male o malissimo. Non sto sollecitando un ritorno alla dad, ma suggerendo di pensare ad un possibile, maggiore iato, soprattutto per tutte le quelle fasce non vaccinate e non vaccinabili».

 Galli ne ha parlato a Sky Tg 24 ospite della trasmissione Timeline sottolineando che «la situazione è diventata, di nuovo, abbastanza critica» ma «non paragonabile ai morti dell’anno scorso, per carità, non paragonabile alla situazione drammatica del 2020, ma critica dal punto di vista della gestione di un Paese, di tutti i Paesi, che hanno bisogno, ovviamente, di continuare nelle loro attività e di poterle svolgere in continuità e sicurezza».

«La grande maggioranza delle persone che vengono vaccinate rispondono adeguatamente al vaccino e sono ragionevolmente protette, e se si infettano hanno infezioni blande. Mentre esistono, tuttavia, tra i più fragili, persone che al vaccino non rispondono adeguatamente o in cui l’effetto, la protezione, del vaccino diminuisce più rapidamente, e queste - ha aggiunto -, ovviamente, vanno di nuovo protette. Non abbiamo dubbi su questo, tanto è vero che in vari Paesi europei si sta ragionando in termini anche di interventi drastici nei confronti dei non vaccinati». «E' chiaro che tutti i nostri conti e tutte le nostri proiezioni sono state messe in crisi dalla variante Omicron, generatasi, guarda caso - ha concluso Galli -, nei Paesi dove il vaccino non è arrivato o non è arrivato in maniera assolutamente sufficiente. Per cui, una volta e per tutte, dobbiamo anche cacciarci in testa che dobbiamo tornare a proteggere tutto il mondo perché la soluzione di questo problema, in un Paese solo, non ce l’abbiamo».

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