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Draghi: ipotesi mascherine all'aperto e tampone per i vaccinati - IL VIDEO

Il presidente del Consiglio alla conferenza stampa di fine anno spiega che si tratta di "tutti sistemi per cercare di rallentare la diffusione del virus». Parla anche di tasse, scuola e sul suo futuro al Governo

Alla cabina di regia domani sui discuterà «ad esempio di mascherine anche all’aperto, oggi son previste in caso di grandi assembramenti», dell’uso" di mascherine FFp2 , in particolare in certi ambienti chiusi». E "non è esclusa l’applicazione del tampone» perché «c'è un periodo nel green pass in cui la protezione delle prime due dosi decresce e la terza non è ancora stata fatta. In quel periodo è utile tampone». Così il presidente del Consiglio Mario Draghi alla conferenza stampa di fine anno spiegando che si tratta di "tutti sistemi per cercare di rallentare la diffusione del virus. L’obbligo vaccinale resta sempre sullo sfondo, non è mai stato escluso".

«Due terzi dei decessi sono di non vaccinati, questa è una realtà tragica». Ha sottolineato il premier Mario Draghi, spiegando allo stesso tempo che il lockdown per i non vaccinati non è sul tavolo della cabina di regia di palazzo Chigi.

Obbligo vaccinale

"I vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal virus e l'evidenza scientifica ci dice che il vaccino funziona molto bene" anche contro le varianti, ha detto il premier ribadendo l'importanza della campagna. "Abbiamo sommistrato 15,6 milioni di terze dosi e ragigunto 3/4 della popolazione, perciò invito tutti a continuare a vaccinarsi e fare la terza dose, questa è la priorità", ha aggiunto.

Eventuali chiusure?

«Sull'inflazione dipende tutto dalla diffusione dell’epidemia, può essere che non abbia effetto, può essere, ma io non penso ci si arrivi, che si torni in una situazione in cui le imprese devono chiudere» ma in quel caso "diminuisce l’offerta» ma anche la domanda».

Proseguimento al Governo

Sull'eventuale proseguimento della legislatura per un altro anno, il premier ha affermato che "l'importante è che il governo sia sostenuto da una maggioranza come quella che ha sostenuto questo governo, la più ampia possibile". "Il governo è nato chiamato dal presidente della Repubblica, ha fatto tanto di quello che era chiamato a fare, fondamentale è stato il sostegno delle forze politiche ed è quello che conta.

Le forze politiche sono quelle che hanno permesso a questo governo di agire, non è nelle mani di individui, sarebbe fare una offesa all'Italia che è molto di più di persone individuali, è determinata da un complesso di forze, di persone e di sostegno politico che permettono di andare nella direzione giusta".

"Il mio destino personale non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni", ha detto.

"Io non immagino il mio futuro all'interno o all'esterno delle Istituzioni. L'ho detto una volta rispondendo ad una domanda fatta da alcuni ragazzini al punto luce di Torre Maura: l'importante è vivere il presente e farlo al meglio possibile. Forse sbaglio, ma i motivi del successo del governo, per me sicuramente ma credo anche per altri ministri, è che ha lavorato sul presente senza chiedersi cosa c'è nel futuro, cosa c'è per me nel futuro".

Superbonus

«Stamane l’Agenzia delle Entrate mi ha segnalato che ha bloccato 4 mld di crediti dati come cedibili» per il superbonus. Lo ha rivelato il premier Mario Draghi in conferenza stampa tornando a ribadire i moticvi della "riluttanza» del Governo sulla sua estensione.

Scuola: "No a prolungamento vacanze"

«No, non lo allungheremo». Così il premier Mario Draghi ha risposto alla domanda sull'eventuale prolungamento del calendario delle vacanze scolastiche, durante la conferenza stampa di fine anno. E ha aggiunto: «Su questo il ministro Bianchi è stato esplicito in questa direzione», concludendo che «sono consapevole delle difficoltà che i giovani hanno subito a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia».

Bollette

«Bisogna procedere ad una rapida risposta agli aumenti» del caro bollette. La Commissione europea sta lavorando ma noi dobbiamo lavorare in ambito nazionale. Il sostegno alle imprese e alle famiglie ci sarà e se necessario, come sembra, oltre a quello che è stato deciso». Così il premier Mario Draghi.
«Ci sono grandi produttori di energia che stanno facendo profitti fantastici. Anche loro devono aiutare l’economia, le imprese e le famiglie», ha detto il presidente del Consiglio.

Incidenti sul lavoro

«L'intervento normativo» nella lotta agli incidenti sul lavoro «è stato giudicato efficace e abbastanza completo dai sindacati con cui è stato elaborato lo schema che ha poi portato alla normativa. La situazione è in parte legata al boom dell’edilizia ma è inaccettabile.
Continueremo a lavorare su questo fronte». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi alla conferenza stampa di fine anno.
«Il governo non considera la sua azione terminata con quel decreto: se la situazione persiste bisogna trovare altri sistemi», conclude.

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