Sabato 21 Settembre 2024

Suicida Angelo Burzi, fondò Forza Italia in Piemonte

E' morto a Torino l'ex assessore regionale Angelo Burzi, una delle figure di spicco del mondo politico piemontese nell'area del centrodestra. Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di un suicidio. Burzi si sarebbe sparato. Ai carabinieri, che stanno svolgendo accertamenti, l'arma risulta regolarmente denunciata. E' stato uno dei fondatori di Forza Italia in Piemonte, nel 1993, l'ex assessore regionale Angelo Burzi, morto nella tarda serata di ieri a Torino. Aveva 73 anni. Burzi, laureato in ingegneria elettronica, imprenditore, fu eletto per la prima volta in consiglio regionale nel 1995. Venne rieletto nel 2000, nel 2005 e nel 2010. Nel 2012 diede vita al gruppo Progett'Azione. Dal 1997 al 2002 ricoprì la carica di assessore al bilancio. Tra il 1996 e il 1997 è stato presidente della Commissione speciale per la revisione dello Statuto della Regione. E' stato chiamato in causa nei processi celebrati dal tribunale di Torino (ancora in corso) per le presunte irregolarità nell'utilizzo dei fondi destinati al funzionamento dei gruppi consiliari. «Ho appreso con grande dispiacere della tragica scomparsa di Angelo Burzi. È stata una persona con la quale era sempre intenso il dialogo ed il confronto politico». Lo dichiara il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, in merito alla scomparsa di Angelo Burzi, politico torinese tra i fondatori di Forza Italia in Piemonte. «È stato - continua - un punto di riferimento per l’area liberale, come assessore, consigliere regionale e come promotore di dibattito politico cittadino». «Esprimo - conclude il sindaco - il mio cordoglio alla sua famiglia e alle tante persone che gli volevano bene».  

"Aveva vissuto Rimborsopoli come una profonda ingiustizia"

«Angelo era intelligente, ma soprattutto di grande onestà e rettitudine. Ha vissuto con profonda ingiustizia Rimborsopoli, sulla quale credo sia ora necessario un approfondimento». L’ex presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, si commuove parlando di Angelo Burzi, ex consigliere e assessore regionale suicida la notte di Natale. "In questi anni ho cercato di stargli accanto, ma ognuno reagisce a modo proprio - aggiunge l’ex governatore interpellato dall’ANSA -. Angelo non si dava pace della ingiustizia con cui è stata gestita la vicenda Rimborsopoli, una delle pagine più incredibili della recente storia giudiziaria». «Ho parlato questa mattina con la moglie di Angelo, sono profondamente dispiaciuto e rinnovo il mio cordoglio e la mia vicinanza alla sua famiglia», aggiunge Cota. A proposito di Rimborsopoli, insiste l’ex governatore, "purtroppo Angelo non riusciva a farsi una ragione della ingiustizia subita che, tra l’altro, ha portato a un inspiegabile differenza di risultati rispetto a spese assolutamente uguali e anche a sentenze diverse su fatti analoghi. Per questo credo sia necessario un serio approfondimento pubblico della vicenda, perché c'è stato un accanimento giudiziario che dura ormai da quasi dieci anni».

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