Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Capodanno, ad Andria e Barletta non si spara. A Trani sì

Ad Andria e Barletta non si spara, a Trani sì. È quanto emerge alla luce delle ordinanze emanate dal sindaco di Andria, Giovanna Bruno, dal Commissario straordinario di Barletta, Francesco Alecci, e dalla «non ordinanza» del sindaco di Trani, Amedeo Bottaro. Il sindaco Bruno ha vietato ogni tipo di sparo in luogo pubblico, di qualunque tipo di prodotto pirotecnico, con particolare riguardo a quelli ad effetto scoppiante (botti e petardi) e ai razzi. benché “di libera vendita”. Il provvedimento entra in vigore alle 8 del 31 dicembre 2021, fino alle 7 del 2 gennaio 2022.
A Barletta il commissario ha disposto il divieto di fare esplodere botti addirittura fino al 6 gennaio 2022, insieme il «no» alla vendita al pubblico, in forma ambulante ed in sede fissa, di articoli pirotecnici di uso professionale e destinati all'uso esclusivo di persone con conoscenze specialistiche, così come i prodotti pirotecnici del tipo "petardo" e del tipo "razzo".
In entrambe le città, previste sanzioni fino a 500 euro.
A Trani, da qualche anno, il primo cittadino rinuncia a rilasciare un provvedimento contro i botti poiché, a causa della carenza dei controlli, lo stesso veniva palesemente ignorato, perfino con l'effettuazione di spettacoli pirotecnici abusivi all'incrocio di via Andria (circostanza che non sarebbe da escludere neanche nella serata di questo 31 dicembre, intorno alle ore 20).
In compenso, però, il primo cittadino e gli organizzatori della manifestazione hanno rinviato ad altra data, causa covid, l'effettuazione del Festival dell'arte pirotecnica, che si sarebbe dovuto tenere in zona porto la notte di Capodanno e le sere dell'1 e 2 gennaio.

Caricamento commenti

Commenta la notizia