Un uomo di 40 anni ha ucciso il figlio di 7 anni, ieri sera, nella sua abitazione in provincia di Varese a Morazzone. Poi è andato a Gazzada, sempre nel Varesotto, e ha tentato di uccidere la ex moglie che era ospite dai suoi genitori. I carabinieri lo hanno fermato.
L'uomo era agli arresti domiciliari dallo scorso 26 novembre per aver accoltellato più volte alla schiena un collega di lavoro di 52 anni nel parcheggio aziendale a Azzate (Varese): ha nascosto il corpo del bimbo nell’armadio di casa dopo averlo raggiunto con un fendente alla gola, poi è salito in auto e ha guidato fino a casa dei genitori della moglie, dove ha tentato di aggredire anche lei a coltellate forse usando la stessa arma utilizzata per uccidere il figlio. L'ha ferita in maniera non grave e poi è fuggito.
I carabinieri lo hanno rintracciato all’alba di oggi. A casa dell’uomo hanno scoperto il corpo senza vita del bambino. Il 40enne, Davide Paitoni, era in fase di separazione dalla moglie. La donna è ora ricoverata in ospedale, fuori pericolo di vita. A quanto emerso l’omicida, ai domiciliari, aveva ottenuto di trascorrere il Capodanno con il figlio che il giorno seguente sarebbe dovuto tornare dalla mamma.
Il messaggio vocale: "Non aprire l'armadio"
Paitoni ha lasciato un biglietto sul corpo senza vita del figlio Daniele, 7 anni, confessando il brutale delitto. Poi ha avvisato con un messaggio vocale suo padre, dicendogli di aver fatto del male a suo figlio e di non aprire l'armadio della sua camera da letto, dove ha nascosto il corpo del bambino ucciso con un fendente alla gola.
In auto coltello e cocaina
Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Procura di Varese in presenza di gravissimi indizi nei confronti dell’uomo, bloccato dai carabinieri dopo un inseguimento in auto durante il quale Paitoni ha tentato di speronare i militari. In macchina aveva coltello e cocaina.
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