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Covid, Brunetta ‘tiene aperto’ il Paese e bacchetta i virologi: “Le multe? Più salate non si può...“

Il ministro sullo smart working: “Basta attivare tutta la flessibilità già consentita, nel pubblico e nel privato”

"Le scelte del governo vanno tutte nella direzione di tenere aperto il Paese". Lo ha detto, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta. "Nessun Paese europeo - ha aggiunto - ha deciso di chiudere le scuole, che sono un hub sociale". L’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50, secondo Brunetta, è "molto seria" e "non è un compromesso" tra le forze di maggioranza. A quanti criticano i 100 euro di sanzione, il ministro ha risposto: "Cosa vogliono gli amici virologi, 1.000 euro a un disoccupato?". All’obbligo vaccinale, l'esponente di Forza Italia da tempo preferiva l’estensione del super Green pass. "Ma forse non è chiaro che Garavaglia si era alzato e se ne stava andando?". Per Brunetta "il governo è il luogo della calma, dei toni bassi, delle approvazioni unanimi". "L'istituzione più tranquilla è proprio il governo, nonostante venga dipinto erroneamente come luogo di risse e di baruffe", rimarca il ministro. Sullo smart-working il governo farà di più? Brunetta spiega che "basta attivare tutta la flessibilità già consentita, nel pubblico e nel privato". Per cui già ora, aggiunge, "è possibile realizzare il lavoro a distanza senza limiti...".

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