Lunedì 23 Dicembre 2024

Auto consegnate dopo lunghe attese, le lettiere dei gatti per i microchip

Il mercato dell’auto annaspa nel mare magnum dell’emergenza Covid. Chi ha ordinato una vettura nuova di qualsiasi “casa” è costretto ad attese lunghissime. Almeno dodici mesi. E se la si compra oggi, i tempi di consegna possono anche toccare i 500 giorni. È la penuria di microchip a causare ritardi impensabili fino a due anni fa. Componenti che durante la pandemia, specialmente quando il Mondo intero era tappato in casa, sono stati dirottati nella produzione di beni quali tv, pc, tablet, smartphone. E nel momento in cui il settore dell’automotive ha ripreso lentamente a  camminare sono divenuti introvabili. Manca la materia prima, il silicio, utilizzato per creare i piccoli circuiti integrati. Per accelerare il pachidermico processo di consegna dei veicoli, alcune case automobilistiche adesso propongono ai clienti di modificare il contratto firmato e rinunciare a determinati optional che rallenterebbero oltremodo la fabbricazione della macchina. Poiché, ormai, un’auto di livello alto è governata sempre più dall’elettronica, se non s’inverte il trend c’è il rischio di dover cancellare dall’elenco altre dotazioni di serie. Ovviamente, non si sta con le mani in mano. Alcune aziende statunitensi stanno facendo di tutto e in fretta per avviare start-up che possano sostituire quelle asiatiche principali costruttrici di tali componenti. E’ quindi partita la caccia al chip e al silicio. Pai, Crik Crok e San Carlo hanno già messo a disposizione le loro grandi competenze nel campo delle patatine in busta. Però ai board è stato fatto notare che il materiale alla base dei pezzi rari è differente. Appresa tale vicenda, i vertici di Catsan, Sanicat e Tigerino hanno pensato: “Perché non riconvertire le nostre lettiere con cristalli al silicio per gatti?”. Il mondo dei pets è in subbuglio e sembra pronto alla rivolta.

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