E’ morto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Soltanto ieri era stata diffusa la notizia del suo ricovero in Italia per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario. La notizia in un tweet del portavoce, Roberto Cuillo. Sassoli è deceduto alle 1.15 al Cro di Aviano dove era ricoverato in ospedale. «Data e luogo dei funerali saranno comunicati nelle prossime ore», scrive Cuillo.
Libertà, parità, dignità: i pilastri del presidente
Un’Europa delle libertà, dei diritti, della tutela della dignità umana e protagonista nella battaglia per la parità di genere: sono state questi alcuni dei pilastri che David Sassoli, il presidente del Parlamento Ue morto questa notte, indicò nel suo discorso di insediamento alla presidenza del Parlamento Ue. Era il 3 luglio del 2019. «Dobbiamo avere la forza di rilanciare il nostro processo di integrazione, cambiando la nostra Unione per renderla capace di rispondere in modo più forte alle esigenze dei nostri cittadini e per dare risposte vere alle loro preoccupazioni, al loro sempre più diffuso senso di smarrimento. La difesa e la promozione dei nostri valori fondanti di libertà, dignità e solidarietà deve essere perseguita ogni giorno dentro e fuori l'Ue», erano state le parole di Sassoli, che aveva chiamato tutti alla necessità di recuperare «lo spirito di Ventotene e lo slancio pionieristico dei Padri fondatori, che seppero mettere da parte le ostilità della guerra, porre fine ai guasti del nazionalismo dandoci un progetto capace di coniugare pace, democrazia, diritti, sviluppo e uguaglianza». Quello di Sassoli fu in discorso di chiaro segno anti-sovranista.
«In questi mesi, in troppi hanno scommesso sul declino di questo progetto, alimentando divisioni e conflitti che pensavamo essere un triste ricordo della nostra storia», sottolineava infatti l’allora neo presidente dell’Assemblea di Strasburgo. E l’ex volto del Tg1 pose l’accento anche sulla necessità della tutela della democrazia e della libertà. «Sia chiaro a tutti che in Europa nessun governo può uccidere, che il valore della persona e la sua dignità sono il nostro modo per misurare le nostre politiche.
Che da noi nessuno può tappare la bocca agli oppositori, che i nostri governi e le istituzioni europee che li rappresentano sono il frutto della democrazia e di libere elezioni. Che nessuno può essere condannato per la propria fede religiosa, politica, filosofica. Che da noi ragazze e ragazzi possono viaggiare, studiare, amare senza costrizioni», aveva rimarcato Sassoli alla sua prima Plenaria di Strasburgo.
Venerdì i funerali
I funerali del presidente del Parlamento europeo David Sassoli si svolgeranno venerdì 14 alle 12 nella chiesta di Santa Maria degli Angeli in piazza della Repubblica a Roma.
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