C'è chi il Covid va a cercarselo. E’ il caso di Marco Melandri, ex pilota MotoGp, campione del mondo nella 250 e con diversi successi anche in Superbike. In un’intervista all magazine Mow (mowmag.com), il 39enne ravennate, dopo aver assicurato di stare bene e di essere negativo già da giorni, ha parlato apertamente della sua scelta: «Ho preso il virus perché ho cercato di prenderlo, e, al contrario di molti vaccinati, per contagiarmi ho fatto una fatica tremenda. L’ho preso per potere essere in regola almeno per qualche mese e non è stato nemmeno facile».
«Mi sono dovuto contagiare per necessità, dovendo lavorare e non considerando il vaccino un’alternativa valida», ha sottolineato Melandri, «d’altra parte conosco molte persone con due dosi che provano a infettarsi per evitare la terza».
«Comunque per me il green pass era e rimane un ricatto: lo userò solo per lavoro e se devo accompagnare mia figli», ha precisato l’ex centauro, «sono disposto a utilizzarlo solo per lo stretto necessario. Bastava vaccinarsi? Uno può avere svariati motivi per non volersi vaccinare, anche perché fino a prova contraria questo resta un vaccino sperimentale e con un meccanismo diverso rispetto a tutti i vaccini del passato, legato all’mRna. Uno ha tutto il diritto di avere dei dubbi, soprattutto se, come nel mio caso, uno ha già avuto la malattia e aveva gli anticorpi», ha insistito Melandri, «chi prende la malattia è molto più protetto dopo». «Io sono risultato positivo senza nemmeno accorgermi di avere qualcosa», ha aggiunto, «mia figlia non è risultata neanche positiva».
Melandri si è schierato dalla parte di Novak Djokovic nella battaglia legale per partecipare agli Australian Open: «Uno dei più importanti tornei del mondo non poteva non avere il numero uno e quindi sono stati loro a fare di tutto per farlo entrare. Poi è subentrata la politica, perché la questione non ha nulla a che fare con la salute. Conseguenze per la carriera? Credo se ne freghi altamente e lo stimo tanto perché ha dei valori ed è giusto così, perché questa non è più un’emergenza sanitaria, è solo una faccenda politica».
Sibilia: "Messaggio indegno"
"Ringrazio Marco Melandri per l’autodenuncia pubblica. Le forze dell’ordine verificheranno l’accaduto. Al di là dei profili penalistici su cui valuterà l’autorità giudiziaria, il comportamento e il messaggio sono senza dubbio indegni e pericolosi". È quanto scrive sui social il Sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, commentando le affermazioni dell’ex pilota GP Marco Melandri il quale ha confessato di essersi volontariamente infettato per ottenere il green pass.
Melandri ritratta: Era solo una battuta
Dopo la tempesta di polemiche - in serata - Melandri ha ritrattato: «Per una battuta ironica è uscita una tempesta... Mi spiace ma non l'ho contratto volontariamente e non sono stato a contatto con un positivo..». Così Marco Melandri, su Instagram, fa retromarcia rispetto alle sue precedenti dichiarazioni secondo le quali aveva «cercato di prenderlo e per contagiarmi ho fatto una fatica tremenda». «Scherzando dissi - prosegue l’ex pilota nel suo post - se sarò positivo sarà per necessità cosi avrò il Green Pass».
Caricamento commenti
Commenta la notizia