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Chiara Lanza Volpe, medico chirurgo di Palermo presa a calci e pugni a Napoli da rapinatore

Avvicinata, minacciata, strattonata e poi picchiata «con inaudita violenza». E’ il drammatico racconto della 32enne Chiara Lanza Volpe, medico chirurgo all’ospedale Pellegrini di Napoli, siciliana (è nata a Palermo, dove si è laureata, ed ha frequentato Liceo Scientifico Lucio Piccolo di Capo d'Orlando, Messina) ma da qualche anno lavora nel capoluogo campano. In un lungo post su Facebook, diventato virale, racconta la rapina subita a pochi passi da casa, in via Duomo. Una aggressione per un bottino di poco conto, un telefonino nemmeno di ultima generazione, che al rapinatore non ha garantito che pochi spiccioli di guadagno.

«Calci, pugni, mentre ero a terra per un cellulare vecchissimo - scrive - premesso che qualche giorno fa sono stata derubata del mio cellulare che stava in borsa, stasera sotto casa sono stata aggredita, picchiata, presa a pugni, ho subito un’aggressione praticamente con le chiavi di casa in mano. Ho reagito con calci e pugni. Ho subito un’aggressione totalmente immotivata, mi hanno rubato il cellulare vecchio e malfunzionante, ma la cosa più agghiacciante è stata l’aggressione subita. I pugni che mi sono stati dati. La cattiveria con cui sono stata buttata a terra, presa a calci e strattonata».

Dopo l’aggressione, come lei stessa racconta, sono intervenuti «uomini dell’esercito» che poi hanno contattato le forze dell’ordine. Indaga la polizia. «Io me la sono cavata con lacrime di rabbia, sgomento, tanta paura e lividi sparsi per il corpo - continua Chiara Lanza Volpe - ho combattuto con calci e pugni in difesa per ciò che accadeva. Sto bene, ma sono scossa e arrabbiata. Vivo a Napoli da 5 anni e mezzo e nel giro di 5 giorni mi è accaduto l’impossibile, il mio appello si rivolge a chi ai piani alti controlla questa città. Ecco, questa città che io ho sempre amato, è diventata totalmente invivibile».

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