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Foggia, il ministro Lamorgese garantisce la "presenza dello Stato. Forte e compatta"

Riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica dopo gli ultimi attentati. Previsto l'ampliamento degli organici e risorse per sistemi di videosorveglianza

"Lo Stato fa sentire la sua presenza in maniera forte e compatta. Noi amplieremo gli organici, daremo massima attenzione. C'è bisogno di un intervento strutturato e forte ricorrendo ai rinforzi del reparto prevenzione crimine della polizia di Stato per il controllo integrato del territorio. Occorre un intervento strutturale che possa garantire un'efficace risposta a fenomenologie criminali di questo territorio". Lo ha detto la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, a Foggia al termine del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica dopo gli attentati dei giorni scorsi ai danni di commercianti e imprenditori. "Negli ultimi tempi - ha ricordato il ministro - ci sono state 400 misure cautelari, sequestri e confische di patrimoni per oltre 30 milioni di euro".

Secondo la ministra, fondamentali nel territorio foggiano saranno i "sistemi di videosorveglianza ad alta definizione e su questa questione sono stati stanziati fondi ad hoc per 80 milioni di euro". Lamorgese ha precisato che "il comune di Foggia ha presentato un progetto di circa un milione di euro".

"Vorrei ricordare - ha rilevato - il progetto della cittadella della sicurezza, che è davvero importante. Il progetto sta andando avanti da tanto. Anche il comune di San Severo ha presentato un progetto per la videosorveglianza da 430 mila euro e a breve sarà formalizzata la graduatoria. L'attenzione è massima".

"Le mafie foggiane sono mafie di grandissima pericolosità e gli attentati che hanno posto in essere sono come una sfida allo Stato". Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia, FedericoCafierodeRaho, che a Foggia ha partecipato al comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. "Di fronte a questa sfida - ha aggiunto de Raho - lo Stato si muoverà con l'energia che compete a uno Stato di diritto che deve però imporre l'osservanza della legge a tutti e proteggere i cittadini". La risposta agli attentati si concretizza, secondo il procuratore, "con un impiego di ulteriori risorse e con controlli del territorio ripetuti e frequenti in modo che il cittadino possa sentirsi protetto, tutelato e garantito". Secondo Cafiero de Raho, la paura a denunciare è "conseguenza della violenza con cui si muovono le mafie foggiane. È evidente che con uno Stato forte, con una magistratura che si muove con rapidità, con interventi sul territorio che diano garanzie, tutto ciò garantisce al cittadino quel senso di protezione di cui la città necessita. Certamente anche l'omertà verrà erosa dalla forza di difesa del nostro paese".

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