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Tumori: in Puglia arriva il sì per il potenziamento dello screening

La proposta di legge è stata presentata dal consigliere Fabiano Amati (Pd), allargato il target di popolazione alle donne nella fascia d'età 45-49

Fabiano Amati

Potenziamento degli screening per individuare rapidamente i tumori della mammella e dell'ovaio: è quanto prevede la proposta di legge approvata oggi dalla III commissione del Consiglio regionale della Puglia. "Dichiarare guerra totale al tumore della mammella e dell'ovaio è una missione imprescindibile, che non ammette tentennamenti né giustificazioni tecniche e logistiche", ha detto il consigliere Fabiano Amati (Pd) nella relazione di accompagnamento alla sua proposta di legge.

L'iniziativa legislativa prevede "misure di potenziamento dello screening di popolazione sul tumore mammario e istituzione del programma di valutazione del rischio per pazienti e famiglie con mutazioni genetiche germinali". Sia nel caso di tumori sporadici che eredo-familiari, la diagnosi precoce e i programmi di sorveglianza clinico-strumentale aiutano a ridurre il rischio di morte. Per questo motivo con questa legge "s'intende potenziare l'attività di screening di popolazione per la diagnosi precoce del tumore alla mammella", ha spiegato Amati. Attualmente lo screening è assicurato ogni due anni alle donne nella fascia d'età 50-74". Con la pdl, viene allargato il target di popolazione alle donne nella fascia d'età 45-49, prevedendo lo screening annuale, e rimette ai medici di medicina generale per la fascia d'età 40-44 la prima valutazione del rischio in persone con storia familiare positiva.

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