Bocciato dalla scuola, riammesso dal Tar. È la storia di un ragazzo di Andria, che si è visto restituire dal Tar Puglia il diritto a frequentare il quarto anno dell'istituto che i docenti gli avevano negato.
La Terza sezione del Tribunale amministrativo regionale, che già aveva sospeso l'efficacia del provvedimento scolastico nei mesi scorsi, adesso ha confermato nel merito la decisione dando atto del fatto che l'alunno era stato illegittimamente bocciato.
Avevamo già dato notizia nello scorso settembre dell'antefatto di una sentenza che causerà scompiglio negli ambienti scolastici: la sezione III del Tar Puglia aveva sospeso il provvedimento di bocciatura di un liceale andriese, i cui genitori hanno fatto ricorso alla giustizia amministrativa, assistiti dagli avvocati.
Nei giorni scorsi è arrivata la sentenza: i giudici hanno dato ragione alla famiglia del ragazzo, ritenendo spropositata la decisione di bocciarlo a fronte della documentazione prodotta dalla scuola cui lo studente era iscritto.
All'alunno non erano stati sufficienti sette 6 in altrettante materie, un solo giorno di assenza, sette ritardi e tredici permessi. La media finale, pari a 5.9, non veniva arrotondata per eccesso ed il ragazzo veniva bocciato «con carenza di motivazioni ed in assenza di una ragionevole e adeguata valutazione di tutti gli elementi caratterizzanti l’anno scolastico 2020/2021 - si legge in sentenza -, durante il quale l’allievo ha seguito le lezioni con la modalità della didattica digitale integrata».
Per l'interessato, e la sua famiglia, un provvedimento che rende giustizia anche se, nel frattempo, il giovane si è iscritto ad un altro istituto, di cui sta frequentando il quarto anno.
Andria: la scuola lo boccia, il Tar... lo promuove
I giudici hanno dato ragione alla famiglia del ragazzo, ritenendo spropositata la decisione di non farlo passare all'anno successivo
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