«Stiamo lavorando per rivedere le norme, e quindi la quarantena, perché effettivamente molti ragazzi si trovano a stare a lungo in quarantena pur essendo in salute. Dobbiamo assolutamente, almeno per i più piccoli, cominciare a ridurre i giorni della quarantena. Chiaramente non è una scelta che possiamo prendere in autonomia come ministero dell’Istruzione». Lo ha detto la sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia, a Radio Cusano Campus.
Vademecum per le vaccinazioni dei bambini
Non è prevista la dose di richiamo per bambini sotto i 12 anni e per gli over 12 va fatta a quattro mesi dal completamento del primo ciclo. Mentre per i bambini che hanno contratto il Covid la vaccinazione andrebbe fatta dopo il terzo mesi dall’infezione e non oltre il dodicesimo. A rispondere in modo chiaro ad alcune delle tante domande che in questi giorni assillano i genitori è un vademecum pubblicato sul portale della Società Italiana di Pediatria (Sip). Il vademecum è «un aiuto in più per le famiglie che decidono di vaccinare i propri figli» e illustra diversi scenari. Ad esempio quello di un ragazzo che venga vaccinato dopo aver avuto il Covid-19. In questo caso, la prima dose va fatta dopo il terzo mese e non oltre il dodicesimo ma se, invece, sono trascorsi più di 12 mesi dall’infezione allora si segue lo schema vaccinale classico: prima dose, seconda dopo 21 o 28 giorni ed eventuale richiamo richiamo. Quando invece l’infezione viene contratta dopo aver effettuato la prima dose di vaccino, le possibilità sono due: se si risulta positivi entro il 13. giorno dall’inoculazione, la seconda dose viene fatta dopo 3-6 mesi dall’infezione e la dose di richiamo, per gli over 12, può essere fatta dopo 4 mesi. Se, invece, il bambino si risulta positivo al virus dopo 14 giorni dalla prima dose (e prima della seconda), la dose di richiamo, sempre per gli over 12, viene fatta dopo 4 mesi. Mentre per un under 12 che ha avuto una dose di vaccino e poi è stato positivo, non serve seconda dose né richiamo.
Fontana, virus rallenta: serve nuova strategia
«Con i colleghi presidenti di Regione siamo d’accordo. La situazione epidemiologica è in netto miglioramento in tutto il Paese, quindi occorre impostare una nuova strategia che consenta ai nostri territori di riprendere a far correre l’economia e ai cittadini di tornare a vivere con più serenità». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine dell’incontro con tutti i governatori che si è svolto a Roma. "La nostra proposta sarà quella di superare il sistema dei colori - ha aggiunto - concentrare il tracciamento solo sui soggetti sintomatici, calcolare i ricoveri Covid escludendo i pazienti positivi in ospedale per altre patologie. Proposta che come Lombardia avevo già avanzato la scorsa settimana».
«Infine - ha concluso Fontana - un capitolo a parte riguarda le scuole. Sono sempre più numerose le segnalazioni di famiglie bloccate in casa dal caos di regole complicate, spesso attuate diversamente da dirigenti scolastici che faticano a raccapezzarsi. Serve una semplificazione e soprattutto una continuità didattica per i ragazzi, per gli insegnanti e per le famiglie. Crediamo che la strategia più appropriata sia focalizzare l’attenzione sugli studenti positivi sintomatici, soprattutto alla luce della protezione data dai vaccini».
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