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Via colori, stop scadenza pass col booster: c'è l'apertura del Governo

Si va verso il superamento del sistema dei colori delle regioni, la semplificazione delle regole per le scuole (una classe per l’infanzia su 3 è in dad) e la proroga oltre i sei mesi della validità del green pass per chi ha ricevuto il booster. I dati sui contagi sono incoraggianti, l’80% degli italiani ha concluso il ciclo vaccinale ed il Governo - una volta archiviata la parentesi Quirinale - si prepara ad allentare la stretta delle misure anti-Covid, analogamente a quanto deciso da altri Paesi. Accogliendo anche la richiesta inviata al premier dal presidente della Conferenza del Regioni, Massimiliano Fedriga, di un «un percorso di normalizzazione della vita dei cittadini e dell’intero Paese».

La ministra degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, ha visto oggi proprio Fedriga e «discusso - fa sapere - della posizione dei governatori sul superamento del sistema a colori. Dopo due anni di pandemia trovo corretto parlarne, con buonsenso, per aggiornare e semplificare le misure, anche in considerazione degli ottimi risultati raggiunti grazie alla campagna vaccinale». L’allentamento delle restrizioni è stato sollecitato anche dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. Riunioni tecniche tra esperti del ministero della Salute e delle Regioni si sono svolte oggi per analizzare i problemi sul tavolo. Eventuali nuove misure andranno prima discusse a livello politico e poi inserite in un decreto. Se ne parlerà quindi probabilmente la prossima settimana quando il quadro dovrebbe essere più chiaro su Governo e Quirinale. Sull'archiviazione dei colori, chiesta a gran voce dai governatori, c'è dunque apertura.

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha indicato il possibile punto di caduta: "mantenere la zona rossa come zona di controllo e monitoraggio, ma togliere ogni restrizione in quella zona, significa dare fiducia ai cittadini, quei 47 milioni che si sono vaccinati e a tutte le attività economiche». Cancellare le zone bianche, gialle e arancioni è una strada facilmente percorribile anche perché per i vaccinati già oggi cambia ben poco. E si ragiona anche sull'altra proposta forte delle Regioni, quella di non classificare come ricoveri Covid i pazienti positivi al virus ma in ospedale per altre patologie. Si va poi verso l’eliminazione della "tagliola" - che scatterà da martedì prossimo primo febbraio - dei sei mesi di durata del certificato verde per i vaccinati che hanno ricevuto la terza dose. C'è infatti un problema evidente da risolvere: la somministrazione del booster è partita a metà settembre e a metà marzo ci saranno i primi italiani col pass scaduto, nonostante abbiano fatto tre dosi e non ci sia, al momento, alcuna indicazione riguardo ad un’eventuale quarta dose. L’ipotesi è quindi quella di eliminare la scadenza per i trivaccinati. La scuola è un altro dei settori in cui si interverrà.

Con le attuali regole, indica un sondaggio dell’Associazione nazionale presidi, al 21 gennaio il 32% di classi erano in dad nella scuola dell’infanzia ed il 23% nella primaria. «Da settimane - sottolinea il presidente dell’Anp - denunciamo il caos nel quale sono costrette a lavorare le scuole e la necessità di semplificare le misure di gestione dei casi di contagio». Questi ultimi corrono. La Lombardia, ad esempio, ha raggiunto numeri record: tra il 17 e il 23 gennaio sono 9.441 le classi in isolamento, con 115.262 alunni e 6.225 operatori scolastici in isolamento. I nuovi positivi nella popolazione scolastica sono 62.079 (+12% rispetto alla settimana precedente). Per il sottosegretario Costa «il quadro di oggi ci permette assolutamente di mettere in atto una semplificazione delle regole: lo chiedono le regioni, gli istituti scolastici, le famiglie. Credo sia utile abolire anche il tampone per il rientro in classe dei ragazzi che sono in Dad».

Ridimensionare la quarantena a scuola

Sulla stessa linea la sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia. "Stiamo pensando - ha informato - di snellire il tracciamento e ridimensionare la quarantena, soprattutto per i più piccoli: dieci giorni sono troppi». Da settimane, ha ricordato Antonello Giannelli dell’Associazione presidi, «denunciamo il caos nel quale sono costrette a lavorare le scuole e la necessità di semplificare le misure di gestione dei casi di contagio». Altro tema da dirimere è quello dell’obbligo del tampone per chi arriva dall’estero. Regioni ed operatori turistici chiedono l'eliminazione. L’ordinanza del ministero della Salute che lo prevede scade il 31 gennaio; basterà non rinnovarla perché cessi di avere vigore dopo quella data. Intanto, oggi un’altra ordinanza della Salute ha stabilito che la validità delle certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-Covid «già emesse e di nuova emissione, per gli usi previsti dalla normativa vigente, «è prorogata sino al 28 febbraio 2022».

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