Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Decreto Covid prossima settimana, verso cambio indicatori. Autosorveglianza per gli studenti

Per gli studenti che finiranno in Dad non sarà prevista la quarantena ma l’autosorveglianza: solo lezioni a distanza per un determinato periodo, dunque, e non l'autoisolamento. Una prima misura è pronta a fare da apripista per dare il via ad una serie di modifiche in arrivo oltre alla scuola. I provvedimenti però arriveranno soltanto con un decreto o Dpcm la prossima settimana e, come già emerso dai tavoli tecnici che si susseguono in questi giorni, riguarderanno quarantene, test, conteggio dei ricoveri e una semplificazione del sistema dei colori delle regioni, come un aggiornamento degli indicatori e una macro-distinzione di due diversi livelli: da un lato la zona rossa, dall’altro tutto il resto delle fasce anche se il sistema dei colori sarà mantenuto per l’analisi epidemiologica. E, ancora sul fronte del sistema scolastico, si studia la possibilità di evitare il ricorso alla didattica a distanza per gli studenti vaccinati alle elementari.

«Nei casi di positività che fanno scattare la Dad i ragazzi si intendono in auto sorveglianza e non più in quarantena», spiega il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Si tratta sostanzialmente di un chiarimento della circolare che cancellerebbe dalla vecchia nota - inviata a scuole e Asl lo scorso 8 gennaio - la misura sanitaria delle quarantene. L’altra novità contenuta nel provvedimento potrebbe anche essere il ritorno in classe di guariti e vaccinati con solo il tampone (senza la necessità del certificato del medico, come avviene adesso).

Ad annunciare cambiamenti è anche l’altro sottosegretario, Pierpaolo Sileri: «L'alta percentuale di vaccinati e il virus meno temibile ci permettono una rimodulazione delle regole. Siamo in una fase di transizione ma nelle prossime settimane ci sarà un cambiamento radicale della nostra vita, un progressivo ritorno alla completa normalità - aggiunge - . Inoltre va rivista quella la durata del Green pass per chi ha completato il ciclo vaccinale. Bisogna anche rimodulare le regole per la scuola visto che anche tra i ragazzi e le ragazze aumentano i vaccinati». Su questo fronte, anche nella fascia di età 0-5 (quindi tra i non vaccinati), le quarantene stanno creando più di un grattacapo: una bambina di cinque anni si è ritrovata da sola alla riapertura del proprio istituto di infanzia a Vicenza, che riapriva dopo qualche giorno di stop obbligato per i contagi, e che ospita una settantina di piccoli alunni. Il nuovo decreto dovrebbe includere anche una proroga delle mascherine all’aperto anche in zona bianca (a meno che questa fascia non venga uniformata alla gialla) e per la chiusura delle discoteche, che potrebbero riaprire comunque da marzo. Una quadra sarebbe stata trovata anche al sistema di modifica dei colori delle varie regioni. Da giorni i governatori ne chiedono il «superamento», ma è certo che le fasce continueranno ad essere un punto di riferimento per l’analisi epidemiologica delle diverse aree.

E se chi ha il Super Green pass avrà accesso ad ogni attività in tutte le zone tranne che in quella rossa, resta aperta la trattativa su cosa concedere in quest’ultima. Il dibattito tra i tecnici è quello di stabilire se in questa fascia le misure debbano essere applicate a chi ha totale copertura vaccinale. Una cosa certa è ormai l’introduzione di un aggiornamento dell’indicatore che riguardano il calcolo dei ricoveri per Covid: quei pazienti che asintomatici che occupano un posto letto per altre patologie resterebbero in isolamento nello stesso reparto in cui si trovano, senza essere conteggiati come "ricoveri per Covid".

Su questo, il coordinatore del Cts del Molise, Giancarlo Ripabelli, suggerisce: «Piuttosto sarebbe utile fare valutazioni pragmatiche sui tassi di occupazione dei posti letto e sulla reale capacità delle varie regioni di gestire i pazienti positivi ricoverati per altre patologie in aree non specificamente destinate ai pazienti Covid». Nessun passaggio di colore è invece previsto dal prossimo monitoraggio settimanale. Restano in zona bianca Basilicata, Molise e Umbria mentre Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia, Valle Aosta rimangono in arancione. Tutte le altre regioni sono in zona gialla. Una novità l’hanno già introdotta le banche. Abi e Sindacati hanno stabilito «che, fino al 28 febbraio, nelle zone «rosse» e «arancioni» l’accesso della clientela alle filiali avverrà con la modalità di prenotazione con appuntamento, fermo restando che saranno garantite le esigenze non programmabili della clientela stessa solo per operazioni di cassa».

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia