Si chiamavano Aysha e Talha, avevano 8 e 7 anni e ieri sera alle 22 erano al primo piano della loro casa di Fabbrico (Reggio Emilia) quando l'appartamento dove vivevano con i genitori e altri due fratelli è stato avvolto dalle fiamme dopo un’esplosione, probabilmente causata dal malfunzionamento di un termosifone o di una stufa a gas che ha saturato l’ambiente. Per i due fratellini, femmina e maschio, non c'è stato scampo e sono morti carbonizzati. La tragedia ha sconvolto la piccola comunità di Fabbrico, nella bassa reggiana, una terra con un effervescente tessuto produttivo, sia agricolo sia manifatturiero, che negli ultimi decenni ha attirato una consistente emigrazione dall’estero. La famiglia dei due bambini morti è una come tante da queste parti: arrivata anni fa dal Pakistan, si era integrata, pur mantenendo forti relazioni con la nutrita comunità di connazionali presente in paese. I due piccoli erano nati in Italia, frequentavano la scuola elementare del paese e avevano stretto un rapporto speciale con una coppia di anziani senza figli che abita nella casa accanto e che facevano loro quasi da nonni. Al momento dell’incidente, attorno alle 22, la madre si trovava nel cortile di casa, mentre il padre era fuori con i due figli. La donna ha immediatamente chiamato i soccorsi, anche se l'esplosione si era sentita nettamente in paese: i vigili del fuoco hanno domato le fiamme e hanno cercato di raggiungere il più velocemente possibile Aysha e Talha che però sono stati avvolti dalle fuoco e sono morti, carbonizzati. I loro corpi sono stati estratti da una finestra perché l'incendio aveva bruciato la scala di legno che collegava i due piani. Le loro salme sono a disposizione della Procura, che ha sequestrato anche l’immobile, dichiarato inagibile, per cercare di fare chiarezza sulle cause che hanno provocato l’esplosione che ha fatto scoppiare l’incendio. Secondo la prima ipotesi, grazie anche all’indagine dei carabinieri della stazione del paese che si sono precipitati sul posto, tutto è dipeso da una perdita di gas da un termosifone, che prima ha saturato l’ambiente, poi ha trovato un innesco. I genitori sconvolti (il padre dei due bambini quando è arrivato a casa è stato soccorso per un malore) hanno trovato ospitalità insieme agli altri due figli a casa di amici. Altri due incendi in case private sono successi nelle ultime ore, con conseguenze meno gravi: a Pascoso di Pescaglia (Lucca) le fiamme hanno sorpreso nella notte due persone mentre stavano dormendo: una donna di 51 anni è stata trasportata al reparto grandi ustionati di Genova mentre il compagno è stato ricoverato all’ospedale di Lucca in condizioni meno gravi. Secondo la prima ricostruzione, le fiamme sarebbero divampate da un caminetto. Tanta paura, ma nessuna conseguenza per le persone invece a Oristano dove in mattinata un rogo ha invaso una palazzina. Prima di spegnere l’incendio i soccorritori sono riusciti a mettere in salvo tutti gli inquilini, fra i quali una donna anziana.