Covid, vaccino Valneva: come funziona e quando arriva in Italia. "Tre dosi neutralizzano Omicron".
L’azienda biotecnologica francese Valneva ha reso noto che, secondo gli studi preliminari, tre dosi del suo candidato vaccino contro il Covid-19 si sono rivelate efficaci nel neutralizzare la variante Omicron del nuovo coronavirus. «Siamo estremamente soddisfatti di questi risultati», ha affermato il Chief Medical Officer Juan Carlos Jaramillo in una nota. Valneva sta trasmettendo i dati all’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e alle autorità di regolamentazione di Regno Unito e Bahrein. L’auspicio della compagnia è ottenere un’autorizzazione d’emergenza entro la fine del primo trimestre per poi avviare le consegne ad aprile.
Il vaccino VLA2001 di Valneva si differenzia dai preparati finora utilizzati contro la pandemia perché si basa sul virus inattivato, che stimola la risposta immunitaria. Per questo, come per il vaccino Novavax è una tecnologià meno temuta da molti scettici.
A differenza degli altri quattro vaccini già autorizzati (due a mRna e due a vettore virale), Valneva contiene il virus Sars-CoV-2 non attivo, che non può causare la malattia, e contiene anche due "adiuvanti", sostanze che aiutano a rafforzare la risposta immunitaria al vaccino.
Quando arriva in Italia il vaccino VLA2001 di Valneva
Il vaccino VLA2021 di Valneva dovrebbe arrivare in Italia nel 2022, infatti la commissione Ue ha stipulato un contratto con l'azienda farmaceutica Valneva per l'acquisto di 27 milioni di dosi per il 2022. Il contratto prevede la possibilità di adattare il vaccino a nuove varianti e consente agli Stati membri di ordinare fino a 33 milioni di dosi aggiuntive nel 2023. L'approvazione definitiva, secondo l'azienda stessa, è prevista nel primo trimestre del 2022.
Aifa: vaccini anti-Covid, dall'inizio 2022 disponibili Novavax e Valneva.
«Per i vaccini anti covid Novavax e Valneva è attesa la valutazione di questa settimana da parte di Ema per il primo e poi a breve per il secondo. Nei primi mesi del prossimo anno potremmo avere la disponibilità di questi vaccini, è bene che si sia un’ulteriore offerta vaccinale sia per gli ingiustificati scettici (che non devono avere nessun tipo di scetticismo verso i vaccini a Rna perchè si sono dimostrati sicuri), ma anche perchè possono diventare vaccini di più facili utilizzo. E intanto si studia se modificare i vaccini sulla base delle variamento esistenti» ha detto il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini a Sky.
Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA ha avviato all'inizio di dicembre 2021 la rolling review di VLA2001.
La decisione del CHMP di avviare tale revisione si basa sui risultati preliminari di studi di laboratorio (dati non clinici) e di studi clinici preliminari negli adulti, che suggeriscono che il vaccino induce la produzione di anticorpi contro SARS-CoV-2, il virus responsabile di COVID-19, e possono contribuire a proteggere contro la malattia.
L’EMA esaminerà i dati nel momento in cui diventano disponibili e stabilirà se i benefici del vaccino superano i rischi. La rolling review proseguirà fino a quando non saranno disponibili sufficienti prove a sostegno di una formale domanda di autorizzazione all’immissione in commercio.
L’EMA valuterà inoltre se VLA2001 rispetta gli usuali standard di efficacia, sicurezza e qualità dell’Unione Europea (UE). Sebbene non sia possibile prevedere la tempistica complessiva, la procedura dovrebbe essere più breve rispetto a quella ordinaria, grazie al lavoro già svolto durante la rolling review.
L’Agenzia europea per i medicinali fornirà un aggiornamento nel momento in cui sarà presentata la domanda di autorizzazione all'immissione in commercio per il vaccino.
Qual è il meccanismo d’azione previsto del vaccino Valneva?
Si prevede che VLA2001 predisponga l’organismo a difendersi contro l’infezione da SARS-CoV-2, il virus responsabile di COVID-19. Il vaccino contiene il virus inattivato (ucciso) e non può provocare la malattia. VLA2001 contiene anche due “adiuvanti", sostanze che contribuiscono a rafforzare la risposta immunitaria al vaccino.
Una volta iniettato il vaccino, il sistema immunitario della persona vaccinata riconoscerà il virus inattivato come estraneo e risponderà producendo anticorpi. Qualora, in un momento successivo, la persona vaccinata dovesse entrare in contatto con il SARS-CoV-2, il suo sistema immunitario riconoscerà il virus e sarà pronto a difendere l’organismo.
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