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Droga pagata... con il Pos, 12 indagati a Martina Franca

Nel mini-market della droga di Martina Franca si compravano stupefacenti pagando con il Pos. È questo uno dei retroscena dell’inchiesta dei poliziotti del Commissariato locale su un giro di droga nel Comune della Valle d’Itria, sfociata nella notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 12 persone. Tra questi, proprio il titolare di un negozio di alimentari che vendeva la droga consentendo il pagamento elettronico. Altre due persone rispondono di furto in abitazione e rapina. Ma il gruppo era particolarmente attivo anche nello spaccio a domicilio, perché dalle indagini è emersa un «lucrosa attività» di consegne durante il primo lockdown, da febbraio 2020 fino a luglio inoltrato. L’indagine dei poliziotti è partita nel dicembre del 2019 a seguito della denuncia di furto in appartamento (denaro in contanti, titoli bancari e monili in oro) presentata da una anziana. Dopo circa un mese, la stessa donna fu vittima, di una rapina commessa da due persone che si impossessarono di denaro, delle chiavi di un appartamento e dell’auto della malcapitata. Sospettando un possibile collegamento tra i due episodi, gli investigatori hanno individuato i presunti responsabili in due martinesi, uno dei quali - con numerosi precedenti - aveva un grosso debito nei confronti di un altro pregiudicato della zona, per forniture di sostanze stupefacenti non ancora saldate. Gli sviluppi investigativi si sono quindi indirizzati verso un gruppo di spacciatori di droga facenti capo al presunto «creditore».

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