Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Una quarantina di fusti pieni di feti e resti umani: giallo a Granarolo (Bologna)

Un vero e proprio giallo, sul quale sono in corso indagini. La squadra Mobile di Bologna, sta cercando di chiarire la provenienza di una una quarantina di fusti gialli, ritrovati accatastati contro il muro di capannone di Granarolo, nel Bolognese, tra altri rifiuti ferrosi, con dentro quelli che sembrano essere feti e resti umani. La procura di Bologna, nel massimo riserbo, è al lavoro per ricostruire la vicenda: la notizia è stata resa nota da Il Resto del Carlino.
A dare l’allarme, mercoledì sera, un ragazzo di origine sinti, che raccoglie ferro con il suo camioncino nelle aziende della zona, chiamato dal titolare di una società che si occupa di svuotare cantine e magazzini.

Stando al suo racconto, che sarebbe stato fatto ad alcuni poliziotti di sua conoscenza, gli verrebbe proposto di portare via anche i fusti, per smaltirli da qualche parte. A quel punto cerca di capire cosa contegono, e fa la macabra scoperta, di feti e altri resti umani contenuti in liquido verdino, che non fanno cattivo odore. Il ragazzo filma il tutto. Nella zona industriale di Granarolo arrivano per i rilievi la Scientifica e i vigili del fuoco, il trambusto viene notato in zona. E partono le indagini, per capire come mai quei fusti fossero lì, chi li avesse portati in un deposito di immondizia e ferri vecchi, come fossero dei rifiuti normali.

Il sindaco di Granarolo:  aspettiamo le indagini

«Aspettiamo tutti le indagini della procura». Così, sentito dall’AGI, il sindaco di Granarolo dell’Emilia Alessandro Ricci. La vicenda ha sollevato sconcerto tra gli abitanti della zona, che l’altra sera hanno visto al lavoro le tute bianche degli uomini della scientifica e i vigili del fuoco, anche se la mattina successiva era già ritornato tutto alla normalità.
La polizia era arrivata davanti al capannone di Granarolo mercoledì sera, chiamata da un ragazzo che recupera ferro e vecchi materiali di scarto nelle industrie della zona. Era stato lui ad allertare le forze dell’ordine, dando il via alle indagini. Area e fusti sono stati posti sotto sequestro: si sospetta uno smaltimento illegale dei rifiuti, di cui dovrà essere accertata la provenienza.

Caricamento commenti

Commenta la notizia