Lunedì 30 Settembre 2024

Bassetti minacciato e insultato dai no vax in un locale. La moglie: ero terrorizzata

Sono in corso indagini dei poliziotti della Digos sulle ennesime minacce no vax all’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, preso di mira mentre era in compagnia di sua moglie per un aperitivo in via XX Settembre, la principale via di Genova. «Erano 15 o 20 persone, probabilmente appartenenti ai gruppi studenteschi, mi hanno insultato con cori da stadio mentre ero in un momento di vita privata», raccontaBassetti. E’ stato dunque necessario l’intervento della polizia. Secondo quanto si apprende, sono in corso accertamenti della Digos che acquisirà le immagini delle videocamere della zona e denuncerà le persone coinvolte. «Ero terrorizzata - ha raccontato la moglie al Corriere della Sera - Erano a una decina di metri da noi, ci insultano, facevano cori, gridavano contro mio marito: “Bassetti sei una m...”, “Vattene da Genova”, “Ora veniamo e ti spacchiamo la faccia”. Poi hanno minacciato di avventarsi su di noi, e altri facevano la scena a tenerli. Tremavo, ho avuto paura che volessero picchiarci veramente». «Un attacco vile, gratuito - scrive Bassetti sui social -  in una contesto di vita privata in cui, l’unica mia colpa, era quella di godermi il venerdì sera nel centro cittadino. Questi personaggi, con un attacco simile, dimostrano per l’ennesima volta quanto poco gli importi del vaccino, della salute, del benessere sociale, in quanto il loro scopo è solo quello di fomentare odio nei miei confronti e di tutti i sanitari. Ciò che mi rammarica di più è che, nel corso di questi due anni in cui vengo spesso brutalmente attaccato, una parte anche della politica cittadina non abbia mai speso una parola di solidarietà. Meditiamo. Personalmente, continuerò a lottare per quei valori di libertà, anche di espressione, che mi hanno sempre animato. Avanti a testa altissima».  Bassetti è arrivato a ricevere anche fino a 50 telefonate in una notte da parte di molestatori anti vaccino e ad essere aggredito verbalmente per strada più volte. A causa di questi episodi la prefettura ha disposto per la sua sicurezza una sorveglianza.

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