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Il Pd di Messina all’attacco: “De Luca è scappato, oggi tutto bloccato". La risposta: "Solo scuse"

“Una riflessione va fatta oggi, per evitare che si inizi la discussione sulla campagna elettorale e si perda di vista quanto sta succedendo in questo momento: un’amministrazione che ha lasciato anticipatamente e che, di fatto, si è bocciata da sola”. Con queste parole il capogruppo del Pd, Gaetano Gennaro, apre la conferenza stampa con cui i consiglieri comunali Dem anticipano, di fatto, alcuni dei temi che saranno al centro della campagna elettorale. “De Luca è il re della mistificazione - ha attaccato Massimo Rizzo -. E faccio un esempio molto pratico: oggi commissione bilancio non si terrà perché tutte le delibere, compreso il riequilibrio, non possono essere trattate finché non saranno sottoscritte da il commissario o da uno o più consiglieri comunali. Noi abbiamo avuto senso di responsabilità, questa amministrazione, con le dimissioni di tutti gli assessori solo per la convenienza politica di De Luca, no”. Tant’è che il presidente del consiglio comunale, Claudio Cardile, conferma: “Ad oggi noi non abbiamo nessuna delibera di rimodulazione del piano di riequilibrio, perché chi l’ha adottata si è dimesso”.

Per questo Alessandro Russo paragona Cateno De Luca “a Schettino. E ha utilizzato un’opportunità, la rimodulazione del piano di riequilibrio, per scappare dalle sue responsabilità. C’è la vulgata secondo cui avrebbe risanato i conti, ma non è così”. Secondo Felice Calabrò “anche sotto il profilo grammaticale, un bambino delle elementari avrebbe scritto meglio quella rimodulazione. È evidente che è stata scritta all’ultimo momento. Ma come, lui che si ritiene Dio sceso in terra, non conosceva una norma così importante sull’atto a cui stava lavorando?”. Il futuro politico? “Abbiamo avviato un percorso con gli Spazi di confronto - ribadisce Gennaro -, chi incarnerà il progetto come candidato sindaco non lo so, bisogna prima definire del tutto i confini di questo perimetro politico. Ma il progetto è chiaro, ridare dignità, rispetto e senso dei ruoli e della democrazia alle istituzioni. La città è caduta troppo in basso”.

La risposta di De Luca

"È inaccettabile che certi consiglieri cerchino scuse per non approvare atti fondamentali per la vita amministrativa e per quella dei messinesi. Per fare un dispetto a me non esitano a fare danno alla città! Ci sono atti come la rimodulazione del piano di riequilibrio e il bilancio preventivo, a cui si legano importanti misure come l'esenzione dal pagamento di tributi e tariffe comunali a beneficio di molte categorie, che non possono essere rinviati per motivi formali. Non si comprende perché una proposta di deliberazione, sottoscritta dal dirigente e corredata da tutti i pareri, non possa essere fatta propria, con tutte le eventuali modifiche ritenute utili, discussa e deliberata dal Consiglio Comunale. Prospettare ostacoli procedurali per rinviare la discussione di atti così importanti è il vero comportamento da irresponsabili. Colgo allora l'occasione per invitare il gruppo misto, cioè quei consiglieri che con vero senso di responsabilità hanno sostenuto in questi anni l'azione amministrativa, a sottoscrivere tutte - tranne una - le proposte da noi presentate che giacciono nei cassetti del Presidente Cardile. Tutte tranne la proposta relativa alla rimodulazione del piano di riequilibrio. Perché piuttosto che vederla fatta oggetto di azioni di sciacallaggio, inclusa la bocciatura, preferisco che la Corte dei conti si pronunci definitivamente - in tempi assai più brevi - sul buon lavoro da noi già svolto. Che certi consiglieri ed il Presidente del Consiglio Comunale fossero allergici ai doveri del loro ruolo lo sapevamo e lo abbiamo denunziato più volte, come quando in due occasioni a distanza di un anno hanno violato la legge rifiutandosi di trattare la relazione annuale del Sindaco. Pensavamo che approfittassero delle dimissioni di questa Amministrazione - a quasi tutti loro non gradita - per farci vedere quanto sono bravi. Invece, ne approfittano per tenere tutto fermo. Ma non riusciranno a fare neanche questo!".

 

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