Non è vero che la dose booster di vaccino sia meno efficace, se non addirittura controproducente, per chi ha meno di 40 anni. Lo specifica l’Istituto superiore di sanità in un focus pubblicato sul suo sito, ricordando che «dagli ultimi report dell’Iss emerge che il rischio di ricovero nella fascia 11-39 anni è molto simile, e talvolta leggermente maggiore, in chi ha fatto il booster rispetto a chi ha solo due dosi di vaccino anche se da più di 120 giorni. Questo però non vuol dire che il booster sia poco efficace o addirittura controproducente, perchè bisogna considerare diversi fattori che possono portare a una sottostima dell’efficacia nei soggetti che hanno ricevuto la dose booster in questa fascia di età. Il periodo preso in considerazione dai bollettini, l’ultimo per il quale si dispone di dati consolidati, è quello che comprende i ricoveri che vanno dalla fine di dicembre alla fine di gennaio. I soggetti nella fascia di età 12-39 considerati in questo periodo sono quindi quelli che hanno completato per primi il ciclo vaccinale con la dose booster. Questi soggetti hanno un rischio intrinseco di infezione/ricovero/morte maggiore rispetto al resto della popolazione e sono coloro che hanno avuto un accesso prioritario alla vaccinazione proprio poichè considerati a rischio elevato (es. immunocompromessi, trapiantati, operatori sanitari)».