Sabato 21 Dicembre 2024

Mattarella convoca il Consiglio Supremo di Difesa. La politica italiana condanna la Russia

«Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per oggi, 24 febbraio 2022, alle ore 16.30». E’ quanto si legge in una nota del Quirinale.

Ucraina: politica condanna Russia, scontro Pd-Lega

Condanna dell’aggressione russa all’Ucraina e ritorno agli strumenti della diplomazia: le reazioni dei leader politici italiani alla mossa di Vladimir Putin sono pressochè speculari, sebbene distinguo e polemiche non manchino nemmeno in questi momenti. Il Partito Democratico, infatti, accusa la Lega di mantenere un atteggiamento ambiguo sulla Russia. Manca, per i dem, una «ferma condanna» a Mosca. A sollevare i dubbi del segretario Enrico Letta e dei suoi dirigenti è stata la dichiarazione "a caldo" rilasciata da Matteo Salvini sull'inizio delle ostilità: «La Lega condanna con fermezza ogni aggressione militare, l’auspicio è l’immediato stop alle violenze. Sostegno a Draghi per una risposta comune degli alleati». parole che non contengono alcun riferimento a Vladimir Putin e alla Russia e che, perciò, tornano ad alimentare i sospetti dem su una presunta "simpatia" dei leghisti nei confronti del Cremlino. Un sospetto che viene rilanciato sui social degli alti esponenti Pd sotto forma di una fotografia di qualche anno fa che ritrae Matteo Salvini con indosso una maglietta che reca l’immagine di Putin.

Letta: è il momento dell’unità del nostro Paese

«E' il momento dell’unità del nostro Paese, non si può mettere in gioco la libertà, la democrazia, non ci si può mettere a discutere di ambiguità», dice Letta al Giornale Radio 1. «La discussione di ieri in Parlamento è stata più che altro sul tema delle sanzioni, guardando al dibattito domestico italiano. Ma qui è in gioco il principio di libertà e democrazia per la prima volta calpestati nel nostro continente, dopo decenni e in questo modo. Se non difendiamo l’Ucraina non difendiamo nemmeno noi stessi. Serve una risposta unita e senza nessuna ambiguità», conclude Letta. E perchè questa condanna sia più forte, il segretario Pd lancia l’appello per una manifestazione pubblica davanti all’ambasciata russa a Roma, oggi alle 16,00.

Salvini:  pieno mandato al presidente Draghi per agire di conseguenza con gli alleati

Matteo Salvini, intanto, convoca una segreteria urgente che si terrà nelle prossime ore e spiega: «Diamo pieno mandato al presidente Draghi per agire di conseguenza con gli alleati per qualunque intervento reputi necessario». Per il leader della Lega, occorre «qualsiasi risposta possa fermare bombe, missili e sangue. La diplomazia ha fallito da tutti i punti di vista, speriamo riprenda in mano la situazione. Speriamo sia solo un brutto inizio», chiosa il segretario leghista. Netta la condanna di Fratelli d’Italia che, con la presidente Giorgia Meloni, giudica «inaccettabile l’attacco bellico su grande scala della Russia di Putin contro l’Ucraina. L’Europa ripiomba in un passato che speravamo di non rivivere più», aggiunge Meloni: «E' il tempo delle scelte di campo. L’Occidente e la comunità internazionale siano uniti nel mettere in campo ogni utile misura a sostegno di Kiev e del rispetto del diritto internazionale».

«Ferma condanna per l’attacco russo»  dal leader M5s Giuseppe Conte

Una «ferma condanna per l’attacco russo» arriva anche dal leader M5s, Giuseppe Conte, per il quale l’apertura delle ostilità da parte di Mosca «precipita la situazione e allontana ogni soluzione diplomatica. Confidiamo in una risposta comune europea e nel contributo che l’Italia può dare», aggiunge Conte. «Inaccettabile l’attacco russo in Ucraina. Un pensiero alle vittime di questa assurda guerra e alle famiglie che stanno piangendo i propri cari», scrive Matteo Renzi in un post. «L'Italia sia come sempre al fianco di Europa e Stati Uniti in nome della libertà e dei valori», aggiunge il senatore e leader di Italia Viva. «Condanniamo fermamente l’aggressione militare russa alla quale assistiamo con grande preoccupazione», sottoscrive anche il coordinatore nazionale di Forza Italia e vicepresidente del partito popolare europeo, Antonio Tajani: «Sosteniamo l’unità dell’Occidente dinnanzi a questa ennesima violazione della Carta delle Nazioni Unite».

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