Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La guerra tra Russia e Ucraina e le ricadute sull'Italia: bollette, immigrazione, basi militari

La guerra scoppiata in Ucraina con l'invasione della Russia arrivata fin nella capitale Kiev rischia di provocare conseguenze importanti a più livelli anche sul tessuto socio-economico dell'Italia. Un conflitto che sembra geograficamente distante, ma che rischia di incidere già da subito sulla vita reale degli italiani.

Il crollo delle borse, la politica energetica e le bollette

Lo stesso presidente del Consiglio stamattina alla Camera ha espressamente detto che l'Italia "paga l'imprudenza delle mancate decisioni sulla politica energetica". Un paese fermo al palo sulle fonti di approvvigionamento e importa gas dalla Russia per il 45% del proprio fabbisogno. La crisi scatenatasi nel cuore dell'Europa rischia di acuir ancor di più il problema del caro prezzi e del caro bollette con aumenti incalcolabili per famiglie ed imprese.  Riapertura delle centrali a carbone? «Potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali mancanze nell’immediato – ha detto il presidente del Consiglio - Il governo è pronto a intervenire per calmierare ulteriormente il prezzo dell’energia, ove questo fosse necessario, e sì questo è necessario»

Il ruolo delle basi italiane e dei militari

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante l’informativa alla Camera, ha sottolineato che «le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla Nato sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni - circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania».

A questi numeri potrebbero aggiungersi altre forze «che saranno attivate su richiesta del Comando Alleato. Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1.400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2.000 militari disponibili». In totale si tratta di quasi 4mila soldati. In questo scenario le basi militari di Vicenza e Sigonella sono pienamente operative.

L'impatto dell'immigrazione

Tra le emergenze che il nostro paese potrebbe affrontare da qui a breve, c'è quello relativo al possibile arrivo dall'Ucraina di tanti cittadini che potrebbero ricongiungersi con i familiari che vivono già in Italia

Secondo l’ultimo censimento Istat in Italia «ci sono circa 236mila persone, per il 75% donne. La regione in cui vivono più ucraini è la Lombardia, seguita da Campania ed Emilia Romagna». E poi c'è da affrontare l'eventuale arrivo di profughi dall'Est, non solo dall'Ucraina.

 

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia